Dal sito: la ricetta della felicita'
mercoledì 28 novembre 2012
I Pastetti... ma voi chiamateli pure Petits Fours!
Quando sento parlare di "piccola pasticceria" non posso fare a meno di pensare ai Pastetti, che in questo piccolo lembo di Calabria SONO la piccola pasticceria. Nel resto d'Italia li chiamano Pasticcini alle mandorle o Paste secche... o Pastine di mandorla... o anche con il termine chiccosissimo di Petits Fours... ma qui in provincia di Reggio Calabria sono e rimangono semplicemente i Pastetti.
Pastetti e confetti sono sempre stati il simbolo delle feste importanti, quelle in cui si celebra un sacramento per intenderci...tipo feste di battesimo, cresime, matrimoni.... Unica occasione non religiosa concessa: la nascita. Pastetti e confetti (...a cui col tempo si è aggiunto anche qualche cioccolatino) nel numero rigorosamente dispari di 5, facevano da accompagnamento alla bomboniera, ben riposti in una scatolina di cartone detta 'a spasetta, che si donava a parenti ed amici al momento del congedo dopo i festeggiamenti. In epoca più antica, quando i matrimoni si celebravano per amore per cui duravano dai 50 ai 60 anni (...solo perchè dopo tale lasso di tempo poteva capitare che uno dei coniugi passasse a miglior vita, della serie "finchè morte non ci separi..."), quando non esistevano abiti da 5-6 mila euro nè wedding planner ma solo il vestito fatto dalla mamma o prestato dalla cugina, quando non c'erano locations prestigiose o pranzi per 500 persone in cui le posate sono più delle portate ma solo casa di mamma o la trattoria del cugino Peppino, ebbene anche a quei tempi dopo la cerimonia si mangiavano i pastetti con i confetti, bagnati rigorosamente da un brindisi in rima con Vermouth bianco e conclusione a ritmo di tarantella.
Quando ero bambina io invece i matrimoni già si festeggiavano nei locali, dove si andava dopo la cerimonia: solitamente c'era un piccolo buffet di dolci costituito da bocconcini ( bignè di pasta choux), cannolicchi ( cannoli siciliani mignon) e la torta nuziale a piani e dopo il taglio della torta e il brindisi con i calici incrociati gli sposi passavano di tavolo in tavolo e insieme alla bomboniera passavano ad ogni invitato un cucchiaio colmo di confetti e pasticcini da portare a casa che ognuno riponeva in un tovagliolo di carta dopo averne fatto una piccola truscia e lo custodiva gelosamente in tasca. Quel piccolo tesoro spesso era destinato a portare un pò di festa anche agli anziani o a qualche ammalato che non aveva potuto essere presente quel giorno. Arrivati a casa ognuno sceglieva il suo pastetto preferito... e siccome a me le ciliegie candite non piacevano cercavo di beccare sempre quello con la mandorla o nei casi estremi, di nascosto da occhi indiscreti (leggasi "mia madre"), toglievo via la ciliegia troppo dolce per i miei gusti e la nascondevo in un lembo di fazzolettino perchè mia madre non se ne accorgesse...giusto il tempo di farle fare una brutta fine. Ehi... non tradirete il mio segreto, vero?
I PASTETTI
(Pasticcini alle mandorle)
150 gr di farina di mandorle
100gr di zucchero
30 gr di farina di nocciole
60gr di albume
10gr di miele
scorza d'arancia grattugiata
ciliegie candite e mandorle (o nocciole)
zucchero a velo
Frulliamo insieme nel mixer le due farine, l'albume e lo zucchero, fino ad ottenere un impasto dalla grana fine ma abbastanza consistente, uniamo la scorza d'arancia e mescoliamo bene. Mettiamo l'impasto in un sac a poche con bocchetta a stella a 7 punte e formiamo delle piccole rose con un movimento circolare su una teglia rivestita con carta da forno. Mettiamo al centro di ogni pasticcino mezza ciliegia candita o una mandorla intera e lasciamo asciugare i pasticcini per almeno un'ora affinchè gli zuccheri presenti nell'impasto vengano in superficie senza smontarne la struttura e possiamo così ottenere la tipica crosticina caramellata di questi pasticcini.
Trascorso il tempo del riposo inforniamo i pasticcini a 200-210 ° per 12 minuti circa, fino a che le punte dell'impasto non diventino di un bel colore marrone. Facciamoli intiepidire per almeno 5 minuti prima di togliere via i pasticcini dalla carta da forno, perchè appena sfornati sono ancora molto morbidi e rischiamo di romperli. Completiamo con una spolverata di zucchero a velo.
Quando ho scattato queste foto e le ho riviste al computer mi sono molto emozionata...e non sono riuscita a scegliere quale foto omettere, perciò mi scuso per la lunghezza del post, nella speranza che quella stessa emozione sia riuscita a trasmetterla anche a voi... voi che non potete immaginare che quella coppia bellissimi di sposi sono i miei nonni, Antonio e Teresa, che oggi non ci sono più.
Con questo post non potevo non partecipare al contest della mia amica Assunta dedicato alla Piccola Pasticceria.
Angela Fujiko De Marco a 1:53:00 PM
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33 commenti:
giuli28 novembre 2012 14:00
Ma che belli! E che buoni!!!!! Complimenti!
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Monique28 novembre 2012 14:02
bellissimi Angela...
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patriziamiceli28 novembre 2012 14:05
belli, bello il post le emozioni e le sensazioni che trasmette uguale commozione per me, erano i soli dolcetti di un tempo solo ed esclusivamente nei momenti di grande gioie ed io infatti da piccola che conoscevo solo questi ne apporfittavo.
Ti abbraccio insieme an una grande commozione
Patrizia
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Teresa De Masi28 novembre 2012 14:11
Belli, belli. Li ricordo anche io, da piccola, dati alla fine dei matrimoni... insieme a confetti, infatti. Belle foto: buon viaggio con il tuo 50ino nuovo!!!
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Valentina28 novembre 2012 14:17
li adoro!! pochi ingredienti ma un gusto unico!
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Dana Ruby28 novembre 2012 14:34
Che bello il tuo blog, veramente fatto bene e curato. Le paste di mandorla sono da sempre le mie preferite, semplici e buonissime, complimenti Dana
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nana28 novembre 2012 14:44
Quanti ricordi!
IO sono pure calabrese, e tutto quello che racconti è proprio vero!
Ho nella mente i ricordi di tutte le ricorrenze con le pastette e i cioccolatini...
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Gaia28 novembre 2012 14:45
Hai fatto bene a metterle tutte, le foto.
una piu' bella dell'altra.
e mi salvo anche la ricetta!
:-)
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Ely28 novembre 2012 14:58
Foto MERAVIGLIOSE. Davvero. E le paste di mandorla... cosa non sono?! Goduria ad ogni morso, sapore di sole e di calore.. avvolgenti come un abbraccio! Grazie della ricetta cara! Un bacione!
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Dida7028 novembre 2012 15:15
bellissimo post!!!
grazie...
un abbraccio
dida
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***@...** novembre 2012 15:20
perfetti... da provare.. =)
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Lucia28 novembre 2012 15:56
Buuuuuuoni!!!!!
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Roberta Morasco28 novembre 2012 16:24
Bellissimi questi petit fours e foto splendide..piene di poesia!
Ciao! Roberta
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Renza28 novembre 2012 17:09
Bellissime le foto e tanto buoni questi pasticcini! Ciao!
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Aria28 novembre 2012 18:03
non sapevo di queste tradizioni, grazie del tuo post e delle tue foto meravigliose!
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Claudette28 novembre 2012 18:21
Delle nozze dei miei nonni materni non ho nessun ricordo fotografico (eppure il mio nonno materno era già negli anni Trenta un appassionato di fotografia; è rimasto però il ricordo (e la ricetta!)del dolce che era stato servito durante il piccolo rinfresco, prima che gli
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