Neonato con disabilità

Ciao, io cerco di approcciarmi in modo uguale essere a tutti gli altri bambini, proprio per farli sentire diversi, cerco di non guardarli troppo per farli sentire fissati.
Ho sempre educato mia figlia a socializzare con i bimbi speciali ed aiutarli a scuola nei compiti, insomma di non emarginarli.
Con le mamme è difficile capire subito come porsi, cerco ascoltare prima per capire se è una mamma che vuole parlarne, se si infastidisce, se non vuole sentirsi "compiatita" ... ovviamente non faccio domande non richieste, le sorrido sempre però ad essere sincera

Sento che manca proprio la sensibilità in questo argomento, in generale , non educhiamo i bimbi ad interagire con bimbi speciali.. ma anche quando hanno scoperto che sono incinta di nuovo, se trovo qualcuno, mi chiedono se il bimbo che porto sia sano o meno… di conseguenza,secondo me, la mamma in questione credeva di trovarsi una persona come le altre con cui lei sicuramente ha avuto a che fare, sei stata bravissima! ❤️

Ciao, ti rispondo da mamma di un bambino cerebroleso di quasi 3 anni, in forma vegetativa e con le varie complicanze tra cecità sordità ecc … ti dico la mia,in pochi si rivolgono al bimbo dicendogli qualche parolina, solitamente parlano con me della sua malattia , complicanze,mi hanno portata fino ad un punto in cui ho iniziato ad evitare la gente, se qualcuno gli parlasse come un bambino qualsiasiasi io sarei molto felice,ma ormai all’avvicinarsi di una persona mi innervosisco certe volte, o i bambini loro che dicono ai genitori d’avanti a me , che “mamma ma perchè non cammina” o mi sono sentita dire “mamma ma lui è nato insieme a mio cugino e lui cammina” e le mamme al posto di sensibilizzare rispondono che non toccatelo o fanno visi strani … preferirei sentirmi dire che lui è fatto cosí,dobbiamo amarlo cosí com’è

Ciao Piuma io sono educatrice di asilo nido e ne ho avuti e ne ho tutt’ora uno di bimbo con disabilità e il
nostro approccio è sempre stato come quello con tutti gli altri bimbi. Certo durante le attività o in alcune situazioni ci siamo comportate in modo diverso perché la circostanza lo richiedeva ma anche nei confronti della famiglia stesso approccio che con le altre. Solo quando abbi visto che la famiglia proprio negava il problema molto evidente e il bimbo ne avrebbe risentito abbiamo parlato in privato con loro. X il resto tutti sono uguali!

Visualizza messaggio citato Tu hai fatto benissimo a parlare al bambino normalmente e dolcemente. Alla fine disabilità o no siamo sempre esseri umani ❤️
La reazione della mamma è dovuta proprio al fatto che magari pensava di ricevere le solite parole di compatimento ed è rimasta colpita dalla tua sensibilità.
Arriverà il momento in cui anche loro si sentiranno tranquille

Visualizza messaggio citato Ma figurati, io ammetto candidamente di non avere mai avuto a che fare con situazioni del genere e non mi sembra così sbagliato pormi il problema e chiedere a chi ha più esperienza di me. D’istinto mi sono comportata come avrei fatto con qualsiasi altro neonato - l’ho guardato e gli ho detto due paroline - ma ho visto che la mamma si è irrigidita. Da qui il mio dubbio (avrei dovuto ignorarlo?), ogni condizione particolare comporta una sensibilità diversa. Io per esempio in gravidanza andavo in paranoia quando qualcuno mi diceva che avevo la pancia piccola - e sicuramente per gli altri era un complimento ma nella testa di una donna incinta ora so che scatta il pensiero “il bambino non sta crescendo”.
Non voglio assolutamente farmi i fatti altrui, ma avendo inevitabilmente delle interazioni sociali mi chiedo solo quale sia l’approccio migliore.

Ps perdona la durezza della mia risposta ma ho a che fare con la disabilità in famiglia e non mi sono mai fatta domande né sulla situazione a casa né su quella degli altri. Ed è brutto quando qualcuno a te caro si fa problemi su cosa potrebbe pensare mia figlia di lei.. per questo ti dico che comportarsi normalmente è la migliore cosa

Questa domanda dimostra quanto la società sia sbagliata e questo mi rende davvero triste perché non è giusto.
La gente deve semplicemente farsi i fatti suoi senza fare domande e comportarsi come si comporterebbe con chiunque.