Sposarsi in Italia - Come fare e quali sono i documenti necessari
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I cittadini stranieri, residenti o domiciliati che intendono sposarsi in Italia, oppure i cittadini stranieri che sposino un cittadino italiano, devono presentare i seguenti documenti:
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- documento d'identità valido sul piano internazionale, quindi, un passaporto
- certificato di nascita proveniente dal proprio paese d'origine tradotto e autenticato presso l'ambasciata italiana del paese di provenienza
- nulla osta dal paese di provenienza (documento rilasciato dagli uffici di competenza corrispondenti al nostro ufficio anagrafe) da cui risulti che non ci sono impedimenti al matrimonio secondo la legge del paese d'origine e che di conseguenza la persona è libera di sposarsi.
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Sono esenti dalla legalizzazione i seguenti Stati: Austria, Cipro,Francia,Germania,Gran Bretagna, Grecia,Irlanda, Liechtenstein, Lussemburgo,Norvegia,Olanda,Polonia, Portogallo,Repubblica Ceca, Spagna,Svezia,Svizzera Turchia.
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Per il cittadino della Polonia, l'Autorità competente a rilasciare il Nulla Osta è il Capo dell'Ufficio di stato civile del Comune polacco di residenza o ultima residenza nello Stato.
Il documento, esente da legalizzazione, dovrà essere tradotto. La traduzione è soggetta a legalizzazione
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Il Cittadino di nazionalità austriaca, olandese, portoghese, spagnola, svizzera, tedesca e turco, in luogo del Nulla Osta, deve produrre:
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- il Certificato di Capacità matrimoniale rilasciato dall'Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza (nello Stato di appartenenza)
- Certificato di nascita con paternità e maternità rilasciato su modello internazionale
Il cittadino degli Stati Uniti d'America, deve produrre:
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- dichiarazione giurata, resa dall'interessato al Console statunitense in Italia da cui risulti che secondo le leggi alle quali è soggetto negli Stati Uniti, , nulla osta al matrimonio che intende contrarre in Italia. - ( La firma del Console deve essere legalizzata);
- atto notorio reso da 4 testimoni di fronte ad una Autorità italiana ( in Italia: Pretura; all'estero. Console italiano) che, su richiesta dell'interessato, dichiarano che "Secondo le leggi cui l'interessato è soggetto negli Stati Uniti, Nulla Osta al matrimonio che:- nome e cognome, nato a.. , il..., di stato civile... (nel caso di donna divorziata o vedova, specificare la data di decorrenza), figlio di ...(paternità) e di...(maternità), cittadino..., residente in..., domiciliato in........., -. intende contrarre"
Il cittadino dell'Australia, deve produrre:
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- dichiarazione giurata, resa dall'interessato al Console australiano in Italia da cui risulti che secondo le leggi alle quali è soggetto in Australia, nulla osta al matrimonio che intende contrarre in Italia.- ( La firma del Console deve essere legalizzata);
- atto notorio reso dall'intressato/a alla presenza di 4 testimoni, formato di fronte ad una Autorità italiana ( in Italia: Ufficiale dello stato civile; all'estero: Consolato italiano) da cui risulti che:" Secondo le leggi cui l'interessato è soggetto in Australia, Nulla Osta al matrimonio che nome e cognome, nato a.. , il..., di stato civile... (nel caso di donna divorziata o vedova, specificare la data di decorrenza), figlio di.... (paternità) e di...(maternità) , cittadino..., residente in..., domiciliato in........., : secondo la legge cui l'interessato è soggetto in Australia, nulla osta al matrimonio che intende contrarre.
N.B. Il cittadino straniero che non conosce perfettamente la lingua italiana deve farsi assistere da un interprete, sia per la richiesta delle pubblicazioni che per il matrimonio,.
Cittadino straniero di passaggio
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I cittadini stranieri non residenti né domiciliati non sono soggetti all'obbligo delle pubblicazioni
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- devono comunque rendere all'ufficiale dello stato civile del Comune ove intendono sposarsi una dichiarazione sull'inesistenza degli impedimenti al matrimonio previsti dall'art.85, 86, 87 e 88 del Codice civile producendo la documentazione, sopra riportata che dovrà essere anticipata, almeno 8 giorni prima unitamente alla fotocopia del documento di identità degli Sposi e dei 2 testimoni che dovranno essere presenti al matrimonio)
- Tale dichiarazione , deve essere resa, previo appuntamento, entro il giorno precedente la data fissata per il matrimonio alla presenza di un interprete, se uno o entrambi gli sposi non conosce/ono perfettamente la lingua italiana.
N.B. L'interprete deve essere contattato direttamente dagli interessati e rappresenta un elemento fondamentale affinchè la celebrazione possa svolgersi regolarmente.
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Il certificato di nascita e il Nulla Osta al matrimonio possono essere richiesti tramite una delega con procura notarile ad un parente o connazionale in patria che si presenterà a richiederli e che, successivamente, si presenterà all'ambasciata italiana presente in quel paese per chiedere la legalizzazione cioè che sia convalidata la traduzione. Provvederà poi ad inviarli in Italia. Una volta ottenuti i documenti necessari, l'interessato, con il futuro sposo/a, si presenterà presso il comune di residenza della moglie o marito per richiedere all'Ufficiale di Stato Civile le pubblicazioni di matrimonio.
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Le pubblicazioni sono un adempimento obbligatorio per la legge italiana e hanno la funzione di preavvisare la comunità per permettere di presentare eventuali impedimenti prima che il matrimonio sia celebrato. L'Ufficiale di Stato Civile non può rifiutarsi di procedere alle pubblicazioni anche se l'interessato non ha un permesso di soggiorno valido. L'Ufficiale può avvertire la questura del fatto che il richiedente non ha il permesso di soggiorno (pur senza avere un vero obbligo giuridico al riguardo) ma i tempi della questura per un'espulsione sono notevolmente più lunghi rispetto ai tempi di celebrazione di un matrimonio. La legge prevede un periodo non inferiore a 10 giorni, con due domeniche comprese, dalla data di pubblicazione alla data di celebrazione del matrimonio. Anche le sentenze più recenti ci confermano che in caso di matrimonio e convivenza non è possibile in alcun modo eseguire il provvedimento d'espulsione.
Per ottenere il permesso di soggiorno il cittadino straniero dovrà in seguito recarsi presso la Questura competente per zona entro 8 gg. lavorativi.
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Cosa succede se c'è un provvedimento di espulsione notificato?
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Un cittadino non comunitario senza permesso di soggiorno rischia in qualsiasi momento l'espulsione. E' giusto ricordare, che l'art.19 del Testo Unico sull'immigrazione, prevede espressamente il divieto d'espulsione nei confronti dei cittadini stranieri che siano conviventi con coniuge di nazionalità italiana. L'articolo precisa inoltre che a seguito del matrimonio e perdurando la convivenza tra i coniugi vi è l'obbligo di rilasciare un permesso di soggiorno per motivi di famiglia valido anche per motivi di lavoro.
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Cosa fare quando manca il nulla osta per le pubblicazioni?
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Si verifica spesso che per motivi, per lo più religiosi o politici, il matrimonio tra cittadini stranieri o tra stranieri e italiani che vivono in Italia è reso molto difficoltoso perché mancano alcuni certificati indispensabili per ottenere le pubblicazioni e, quindi, celebrarlo.
Il nulla osta al matrimonio altro non è che un certificato rilasciato dalle autorità del paese di origine da cui risulta che il richiedente è libero di sposarsi in quanto non risultano impedimenti. Molti cittadini stranieri non riescono ad ottenere il certificato di nulla osta al matrimonio da parte delle autorità del loro paese.
Se l'Ambasciata non rilascia il documento occorrerà richiederlo nel proprio Paese di provenienza, all'autorità competente, e successivamente farlo tradurre e legalizzare presso l'ambasciata italiana di riferimento. Se anche le autorità competenti del proprio Paese si rifiutano di rilasciare il certificato si potrà ricorrere al giudice italiano affinchè accerti che non vi sono impedimenti al matrimonio.
E' chiaramente interesse dei futuri sposi dimostrare con altra documentazione e testimonianze che non esistono impedimenti che siano previsti dalla legge italiana e quindi chiedere che il Tribunale ordini all'Ufficiale di stato civile di dar luogo alle pubblicazioni anche in mancanza del certificato richiesto.
Questa prassi è ormai diffusa in tutti i Tribunali e si tratta di una procedura relativamente rapida che consente ai futuri sposi di coronare il loro sogno in tempi abbastanza contenuti.