Come dividere le stanze

Insomma, una cucina ci vuole

Concordo in toto con te. Anche noi abbiamo una cucina grande e un bel salone luminoso, ma separati e lo trovo molto comodo. A volte quando cucino se mi dimentico di chiudere la porta poi mi da fastidio sentire l'odore di cibo in sala.

Poi da marzo lavoriamo entrambi da casa ed è molto utile avere le stanze separate: io lavoro in cucina e lui nello studio (che in futuro diventerà una cameretta) e così possiamo chiudere le porte quando dobbiamo stare al telefono e non disturbare l'altro.

Se posso darti un consiglio, l'open space è molto scenografico ma poco pratico. La cucina divisa dal soggiorno, come si usava una volta, continua ad essere la soluzione migliore perché la cucina resta la stanza in cui si mangia quando si è in famiglia, in cui si fa da mangiare (non so se a te piace cucinare, a me molto, e l'idea di dover spignattare in soggiorno non mi attira granché...) dove si può anche lasciare qualcosa in disordine se non si ha il tempo di rassettare tutto subito. Mentre il soggiorno è l'ambiente in cui ci si rilassa e in cui fare le cene più in grande, quando ci sono ospiti. Potresti far allargare l'apertura fra i due locali, però rinunciare a una cucina abitabile francamente io non lo farei.

Nella mia casa la cucina è molto piccola e avrei potuto facilmente ottenere un ambiente unico unendola alla sala, poichè la parete non è portante. In realtà abbiamo preferito non farlo perché avere due ambienti separati ha anche molti vantaggi:
1) gli odori della cucina non invadono la sala
2) è facile nascondere una cucina non proprio in ordine, basta chiudere la porta
3) cosa per me più importante di tutte: è più sicura per i bambini. Se ci sono pentole sui fornelli e bisogna cambiare stanza (anche solo andare un attimo al bagno! ) basta chiudere la porta a chiave e non si temono pericoli.