Ciao a tutt*!
Vi racconto un po' di noi, per contesto.
Siamo insieme da giugno 2017, tre anni fa siamo andati a convivere e l'anno scorso abbiamo coronato il nostro sogno di comprare casa assieme.
Stiamo molto bene, abbiamo un rapporto fondato sulla comunicazione e la fiducia, e spesso ci ritroviamo a confrontarci su temi come il matrimonio, figli e quant'altro senza però andare troppo nel concreto.
Da qualche tempo, più o meno da due anni, io sento il desiderio di sposarlo. Non ho dubbi sul fatto che sia lui l'uomo della mia vita, ed è stato proprio lui a farmi venire voglia di costruire una famiglia, visto che io prima nemmeno ci pensavo. Quando gliene parlai la prima volta, ormai due anni fa, mi disse che ancora non sapeva, che per il momento stava bene così e non se la sentiva. Gli chiesi se aveva dubbi su di noi come coppia, e mi rispose assolutamente no, ma che non era il momento giusto, così anche se un po' ferita rispettai la sua decisione e lasciai perdere per un po'.
A gennaio dell'anno scorso si sono sposati degli amici, e mi era sembrato un buon momento per provare a parlargli di nuovo della possibilità delle nozze, ma mi ha dato la stessa risposta dell'anno prima. In quell'occasione però un po' mi ha ferita, dato che era la seconda volta che venivo rifiutata, e che per l'ennesima volta non avevo ricevuto ne un si ne un no. Alla mia domanda "ma no adesso, o no e basta?" lui mi ha risposto "non lo so"... che è una cosa che... grrrrr***. Mi ha rassicurato sulle mie mille insicurezze dicendomi che lui mi ama, e che è sicuro della nostra relazione, che comunque sì, è solida, e che però non se la sente adesso, vuole fare prima altre cose... eccetera.
Sarò sincera, sono scoppiata a piangere (che è una reazione esagerata, lo so, ma sono del segno del cancro e piango per qualsiasi cosa, non è colpa mia), lui mi è venuto dietro a ruota, come al solito, e gli ho detto, per non farlo stare male, che non avrei più tirato più fuori l'argomento, che quando avrebbe voluto sposarsi me l'avrebbe dovuto dire lui e che già conosceva la mia risposta.
Qualche settimana fa, con la scusa di una battuta sul bonus matrimoni cicciato fuori dal nulla dal governo, il discorso è venuto fuori un'altra volta, e ho provato a tastare il terreno per vedere se qualcosa era cambiato.
No. Cioè, stavolta la sua argomentazione è stata "mi sento insicuro, inadeguato. Ho un brutto carattere, e so di averlo, e ho paura che una volta sposati questo mio essere insicuro potrebbe svegliarti e farti capire che non ne valgo la pena, e da sposati sarebbe un casino. Non posso pensare di costruire una famiglia fino a quando non risolvo questa cosa."
Credo ne abbia parlato con la sua psicologa (va in terapia più o meno da un anno per altri problemi) e che per questo sia arrivato a questa risposta, che già è un passo avanti per carità... Lo comprendo, lo capisco e sono anche da una parte orgogliosa di lui per questo esame di coscienza che è riuscito a farsi.
Però... Egoisticamente parlando... E io?
Io cosa dovrei fare? Aspettare lui, mettere il mio desiderio di famiglia da parte e attendere e sperare che lui risolva le sue turbe mentali, chissà quando, un giorno?
Io nemmeno la volevo una famiglia prima che arrivasse lui, e questa mia spinta è irrazionalmente forte, è come un desiderio primordiale, istintivo, di voler costruire qualcosa assieme a lui, e questa cosa, per quanto clichè e poco pratica sia, inizia con quella maledetta firma in comune, che sarà anche solo un pezzo di carta, ma che, se ci penso, mi fa correre mille brividi lungo la schiena.
Vorrei riuscire ad aspettare che lui si senta pronto come lo sono io, vorrei che fosse una cosa che vogliamo fortemente entrambi, e non vorrei che si sentisse trascinato o obbligato da me, perché a quel punto che senso avrebbe?
Però questo significa non dar più voce a questi pensieri, sopprimere le mie speranze e i miei desideri in suo favore. Lo amo da morire, e per questo non voglio metterlo a disagio, ma amo anche me stessa e questa situazione di attesa, di aspettare lui, di non avere certezze, mi sta facendo impazzire.
voi cosa ne pensate? cosa dovrei fare?
-Giù