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Sposa Curiosa Luglio 2014 Arezzo

Figli da eterologa: salute psicologica e fisica

Serena, il 12 Gennaio 2020 alle 21:41 Pubblicato in Future mamme 0 30

Io ho mille dubbi, ma il più grande riguarda le possibili conseguenze psicologiche sull'eventuale bambino/a: e se non riuscisse a superare il fatto che non conosce chi gli ha dato metà del suo patrimonio genetico? E se non sopportasse lo stigma sociale legato all'eterologa?

30 Risposte

Ultime attività da Annette, il 19 Gennaio 2020 alle 19:05
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    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Esatto, secondo me l'infertilitá è come una malattia e la pma è la cura, il ricorrere alla donazione è pure un modo di raggiungere la soluzione di questo dramma!
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    Super Sposa Luglio 2017 Varese
    Ambra ·
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    Ciao Gioia, anche io mi sono spesso posta le tue stesse domande; però io credo che bisogna aggiungere una riflessione, che a parte soddisfare il desiderio di due genitori, crei e cmq doni vita ad un essere umano, e la vita è il dono più bello che ti possano fare
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    Sposa Saggia Ottobre 2021 Parma
    Gioia ·
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    Immagino. Si parla di evidenze scientifiche però, non di vissuti personali. Io, ad esempio, ho un comportamento del tutto opposto a quello dei miei genitori e anche io ho un problema di salute che nessuno ha in famiglia. Però ci sono aspetti del mio modo di essere che riflettono, stando alle parole dei familiari, il modo di essere dei nonni che non ho mai conosciuto. C'è l'epigenetica che studia la mutazione genetica e la trasmissione dei caratteri ereditari non riconducibili al dna. E si, riconosce il ruolo fondamentale dell'ambiente, delle persone che mettono al molndo fisicamente e crescono un bambino. Però, proprio perché si riconosce l'azione dell'ambiente/genitori di fatto, non si può negare l'esistenza/importtanza della componente genetica che non è una base neutra, una tela bianca. È una base, diversa da caso a caso perché messa a disposizione da donatori diversi. E, anche qualora venga messa a disposizione dallo stesso donatore, non sarà, passami il termine, lo stesso tipo di "tela" su cui agire perché non esiste un ovulo o uno spermatozoo uguale all'altro. E questo comporterà una diversa interazione con l'ambiente e ai genitori.
    Con tutto questo papiro non voglio sminuire l'importanza dei genitori di fatto, ma solo ricordare quella componente e quella genetica sono importanti allo stesso modo. Un ovulo o uno spermatozoo non sono solo supporti tecnici nella creazione di un essere umano.
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  • C
    Sposa Master Luglio 2017 Brescia
    Cindy ·
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    Gratissimi.... Tanto è vero che io ho sempre detto che se dovesse capitare e i miei organi sono buoni Io vorrei donarli tutti... E se anche dovesse servirmi vorrei che mi donassero.. 😊
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  • Trella
    Sposa Master Settembre 2018 Milano
    Trella ·
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    Dal punto di vista puramente fisico-meccanico potrei anche essere D’accordo... ma per il resto non saprei proprio... io mi comporto come mia madre perché sono cresciuta con il suo esempio non perché ho il 50% del suo DNA.. e ho un problema agli occhi e alla vista che nessuno in famiglia ha o ha mai avuto... dal mio punto di vista un ovulo o uno spermatozoo donato non credo debbano creare grande disagi ad un bambinone. Soprattutto perché comunque il feto cresce e acquista nutrimento dalla madre... discorso diverso se si parla dal punto di vista dei genitori che possono non sentire come proprio il figlio
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  • G
    Sposa Saggia Ottobre 2021 Parma
    Gioia ·
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    Ma, penso che siano due cose diverse. Un ovulo o uno speatozzo generano il 50% del patrimonio genetico di una persona e, che ci piaccia o no, la scienza per ora è concorde con la teoria secondo cui quello che siamo (personalità, carattere, ma anche malattie, debolezze o punti di forza fisici) sono l'esito della combinazione tra componente genetica e ambientale.
    Nella donazione di organi o di sangue e midollo c'è la donazione di una parte di sé puramente "meccanica" (scusa il termine, non so come spiegarlo). Una parte che non non genera la parte biologica della nostra personalità, carattere,... In altre parole se ricevo un trapianto quel dna altrui non andrà a determinare il 50% del mio cervello dal punto di vista genetico. C'è un interazione costante. L'ambiente e le persone con cui si cresce sono importantissime. Ma una componente non esclude l'altra.

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  • Trella
    Sposa Master Settembre 2018 Milano
    Trella ·
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    Vorrei lanciare una provocazione... senza giudicare o additare nessuno solo per dare un punto di vista diverso... tenendo conto che con una donazione vengono selezionati ovuli senza mutazioni e che quindi non si incorrerà mai in una malattia genetica.. vorrei chiedere a chi dice che si sentirebbe a disagio se rifiuterebbe anche donazioni di sangue o di organi in caso di necessità.. immaginate di dover subire un trapianto di midollo per sopravvivere.. anche quello è un DNA diverso... sareste grati al donatore o vi vedreste diversi da quello che siete sempre stati?
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  • G
    Sposa Saggia Ottobre 2021 Parma
    Gioia ·
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    Ciao. Io mi sono sempre domandata, da figlia, come ci si sente a sapere che per averti, qualcuno per te ha deciso che potevi fare a meno di uno o di entrambi i tuoi genitori biologici.
    Non è un'adozione, oppure un caso di abbandono da parte di un genitore menefreghista a cui subentra il/la nuovo/a compagno/a che si fa in quattro per te divendo di fatto il genitore che ti è sempre mancato.
    Si tratta di creare una situazione che non c'era per soddisfare un desiderio. Ok, tu padre o madre, o entrambi, mi avete voluto con tutto il cuore facendo un percorso durissimo. Ma al contempo avete deciso a tavolino che potevo fare a meno di conoscere le mie origini (intendo conoscere a tu per tu, non sulla carta). Stessa cosa ha fatto chi ha donato, sostanzialmente sapendo di fare la felicità di due adulti ma non necessariamente di un bambino a cui si nega ancora prima che venga concepito. Siamo ciò che viviamo, ma è innegabile che siamo, al contempo, anche l'espressione di una certa combinazione di geni. Poi non metto in dubbio che tali scelte siano mosse dall'amore, ma non posso non riconoscere che diventare genitore è si un diritto ma che spesso non tiene conto dei diritti di chi viene messo al mondo senza averlo chiesto.
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  • Hila
    Sposa Master Giugno 2018 Pordenone
    Hila ·
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    È un argomento davvero molto delicato. Concordo pienamente con chi ti ha detto che andrebbe comunicato. Se penso che un giorno potrei scoprire che i miei genitori mi hanno sempre mentito nè uscirei distrutta. Metterei in dubbio tutto il loro amore. Non riuscirei più a guardare le cose razionalmente, mi sentirei solamente tradita e sola. Se poi, come purtroppo capita, questa scoperta avvenisse in seguito alla diagnosi di una qualche malattia, essendo già in un momento fragile, non sò davvero come reagirei. Oltre al fatto che potrebbe presentarsi un "problema" legale dal momento che il figlio ha diritto a conoscere la propria identità. Mi rendo conto che questo sia molto marginale rispetto ad un aspetto psicologico! Non saprei onestamente come affrontare la questione del quando e come comunicare la notizia al bambino. Sicuramente cercherei un sostegno psicologico che ci accompagni in questo delicato percorso. Un aspetto del quale invece credo non ci sia più di tanto da preoccuparsi è lo stigma sociale. Purtroppo viviamo in una società che stigmatizza tutto. Ci sarà il bambino nato da eterologa, l'adattato, l'abbandonato, quello con un genitore drogato, ubriacone o in carcere, quello con la mamma facile così tanto da non sapere nemmeno che è il padre, il figlio dell'omossessuale o del trans, quello vittima di abusi..troveranno comunque il modo di incasellare ogni persona, senza sapere però quale sia la vera storia che si nasconde dietro ogniuno di noi.
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  • Pala
    Sposa Master Maggio 2015 Milano
    Pala ·
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    Non credo che la FIVET rientri nel caso in oggetto. E' solo la metodologia di ricerca della gravidanza. Non cambia se la gravidanza è arrivata casualmente dopo una sbronza, se dopo mesi di tentativi mirati con test di ovulazione, se dopo un anno di integratori e temperatura basale o fivet.


    Mi rendo conto che talvolta sarebbe più semplice non dire certe cose per non affrontare eventuali conseguenze ma ritengo che il rischio di non dire certe volte sia più alto.


    Penso che se dovessi scoprirlo per caso da grande la cosa mi destabilizzerebbe molto.

    Mi chiederei perchè mi è stato tenuto nascosto. Perchè quelli che ho sempre considerato i miei genitori mi hanno mentito.

    Per quanto io sia adulta e convinta che i genitori siano chi cresce il bambino e che il patrimonio genetico vale davvero poco penso che sarei sconvolta di sapere che mia madre non lo è biologicamente. Mi sentirei presa in giro perchè mi ha mentito finora.


    Si può scoprire per caso da adulti mettendo in ordine dei vecchi documenti.

    Oppure lo si può scoprire quando si è a scuola chiedendo "mamma, papà, di che gruppo sanguigno siete?" se i gruppi non concordano.

    Lo si può scoprire se il figlio (anche da adulto) ha un problema di salute che ha una componente ereditaria.


    Ho letto che hai scritto di quella tua amica che non ha preso bene il fatto di essere adottata. Penso che succeda. Conosco persone che hanno fatto molta fatica ad accettare la cosa e persone che sono legatissime ai genitori adottivi e non hanno avuto nessun problema.


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  • Elena
    Sposa Abituale Marzo 2013 Trento
    Elena ·
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    Eh infatti bella domanda. fivet cmq è un concepimento con i gameti propri, invece la ovodonazione è con gameti esterni ed in alcune situazioni della vita potrebbe uscire allo scoperto

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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Sicuramente meglio fargli sapere che hai fatto di tutto per averlo che quelli che dicono ai figli che sono arrivati per errore!
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  • Valentina
    Sposa Master Giugno 2014 Bergamo
    Valentina ·
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    Il mio bimbo é arrivato dopo 5 anni dove penso di aver fatto di tutto, compresi tentativi di fecondazione assistita (avevo problemi di infertilità e poliabortività). Non mi sono mai arresa e ho continuato a lottare e a far fronte alle svariate situazioni nonostante dal lato psicologico sia stata molto dura e mi abbia segnata profondamente. Grazie a mio figlio ho scoperto il significato del "senso della vita" nel suo lato più profondo.
    Racconto la mia esperienza senza problemi nella speranza che possa aiutare qualcuno e ogni tanto raccontiamo a nostro figlio di 13 mesi che é stato tanto desiderato, adesso ovviamente non comprende ma ci sarà modo e tempo per raccontargli la sua storia.
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  • E
    Sposa Saggia Settembre 2018 Napoli
    EleMartina ·
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    Guarda, i genitori di questa mia compagna avevano fatto tutto secondo l'iter. Non è servito ugualmente. La differenza secondo me la fa poi il carattere di ogni singolo individuo.

    Detto questo dico che non sarei riuscita ad affrontarlo perché mi conosco bene e sarebbe stato davvero troppo per me. Motivo per cui ammiro le persone che lo affrontano!


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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Concordo anche su questo. Io ho avuto mio figlio subito, però ho subito dopo un intervento serio che mi.ha fatto perdere un ovaio e che probabilmente può aver compromesso la mia fertilità. Io ora ho mio figlio e sono serena, ma se chiudo gli occhi e penso che se questa situazione mi fosse capitata prima di aver messo al mondo mio figlio tutto sarebbe diverso. Se penso alla vita senza il mio bambino mi manca l'aria, sarei andata anche su Marte a prendermelo. L'infertilita é come avere il tuo bambino nei pensieri e non poterlo abbracciare.
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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Ma proprio per questo è necessario che i bambini sappiano fin da subito che sono frutto di eterologa, proprio per normalizzare la situazione (premessa che per me è normale che una coppia faccia tutto quello che è in suo potere per procreare). Esistono infatti testi appositi che si rivolgono proprio a bimbi piccolissimi, ne parlo spesso con una amica che sta facendo questo percorso ed è orientata a dire tutto ai suoi figli quando li avrà.
    Sicuramente nascondere tutto per anni e dirlo ad un certo punto é molto molto più destabilizzante.
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  • Valentina
    Sposa Master Giugno 2014 Bergamo
    Valentina ·
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    Appunto per evitare il problema che ha avuto la tua amica si deve affrontare la questione dalla nascita con l'ausilio di professionisti specializzati previsto attualmente in caso di adozione, non so per quanto riguarda la fecondazione eterologa ma sicuramente si può richiedere.


    Non puoi sapere di non riuscire ad affrontare determinati percorsi se non ti sei mai trovata nella situazione di doverli prendere in considerazione, la questione infertilità va vissuta sulla propria pelle e su quella della coppia. Hai avuto l'immensa fortuna di non dover affrontare queste questioni a livello psicologico e in un secondo step anche pratico. In bocca al lupo per la tua gravidanza.
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  • E
    Sposa Saggia Settembre 2018 Napoli
    EleMartina ·
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    Mi sento lontana dal mondo della fecondazione assistita e dal mondo dell'eterologa perchè io non l'avrei fatto, tutto qua. Avrei accettato la situazione, la vita a volte va presa per quello che dà (ed eventualmente non da)

    Ma è una visione personalissima della cosa.

    La mia domanda era, come dicevo, una semplice curiosità perchè, come ho scritto anche in un'altro commento, ricordo il vissuto della mia compagna di classe delle superiori che, pur essendo cresciuta nell'amore di una famiglia che l'ha amata dal primo giorno, una volta scoperto che non era biologicamente figlia loro, è andata in crisi.

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  • E
    Sposa Saggia Settembre 2018 Napoli
    EleMartina ·
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    Assolutamente...

    Ammiro molto le persone che decidono di affrontare questo percorso, io personalmente mi sono definita "anni luce lontana" non tanto per il non averlo vissuto, quanto per il fatto che probabilmente non sarei neanche riuscita ad affrontarlo!

    Sul DNA diverso posso comprendere, ma, una volta detto, immagino che comunque il bambino in questione non potrà mai sapere chi è la sua mamma biologica, o sbaglio? Penso che le donatrici di ovuli siano anonime.

    Vi dico queste cose perchè alle superiori avevo in classe una ragazza adottata. Quando i suoi genitori gliene hanno parlato, lei è andata in crisi e ha cominciato disperatamente a cercare le sue origini. Era diventata per lei un ossessione e ha vissuto gran parte della sua adolescenza molto male. Il suo ricordo mi fa ancora tanta tenerezza! Eppure che fu adottata piccolissima (neanche 8 mesi) ed è oltretutto italiana (ovviamente non ha mai scoperto chi fossero i suoi genitori biologici)

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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Concordo su tutto.
    E aggiungo, senza critica, forse di è lontani da certi discorsi senza avere figli in.braccio perché non di capisce bene prima che sentimento intendo é quello tra figli e genitori.
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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Anche mio figlio è nato senza pma, anzi, anche senza problemi di concepimento.
    Però se mi interrogo su una cosa profonda come questa per me la verità e la sincerità sono fondamentali. Avere DNA diverso dal proprio figlio non è importante per l amore che ci lega, ma i figli hanno diritto di sapere da dove vengono, anche perché in qualsiasi momento possono venire a conoscenza della loro origine biologica, e ignari di ciò quanto può essere destabilizzante, specie da adulti o adolescenti?
    Per quanto riguarda la fivet omologa, dirlo o meno cambia meno ai figli, ormai è una cosa comunissima!
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  • Valentina
    Sposa Master Giugno 2014 Bergamo
    Valentina ·
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    Io penso che sia un discorso da dover affrontare con i figli magari con l'aiuto di personale specializzato che aiuti ad assimilare in modo corretto la questione. Io penso che la sincerità e la fiducia siano alla base di un solido rapporto. Gli stigmi sociali sono in fase di evoluzione e cambiano nel tempo.
    È normale pensarci ma io andrei avanti serenamente con il percorso pensando a tempo debito alla questione.
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  • Valentina
    Sposa Master Giugno 2014 Bergamo
    Valentina ·
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    Sono due cose diverse, io non avrei nessun problema anche a raccontare di aver affrontato una classica fecondazione assistita, non c'é assolutamente nulla da nascondere anzi... È da ammirare la forza e la determinazione con cui i genitori affrontano questi percorsi che io stessa ho affrontato.
    La questione fecondazione eterologa é diversa perché é un DNA diverso e a mio avviso deve essere comunicato. Tu forse sei lontana anni luce da questi discorsi perché non li hai mai dovuti affrontare in prima persona. La sincerità é fondamentale per instaurare un rapporto solido e di fiducia reciproca.
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  • E
    Sposa Saggia Settembre 2018 Napoli
    EleMartina ·
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    Una domanda...perchè sentite di volerglielo dire?

    Mio marito ha due bambini avuti tramite FIVET con la sua ex compagna, ma non hanno mai accennato di volergli parlare del fatto che "non sono nati naturalmente" anche perchè ad oggi hanno 10 anni e ancora non sanno neanche come si fanno i figli "naturalmente" Smiley xd

    Io mi sento fuori anni luce da questi discorsi, ad oggi aspetto la mia lenticchietta (7+1) concepita naturalmente...e dunque mi chiedo, perchè dirglielo?

    La mia è solo semplice curiosità Smiley smile

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  • Elena
    Sposa Abituale Marzo 2013 Trento
    Elena ·
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    Io sono mamma di un bimbo ovodonato, ora ha solo un anno. sicuramente nel momento opportuno vogliamo dirlo a lui.. ancora non sappiamo come e quando, ma cercheremo di fargli sapere la verità

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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Assolutamente si!
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  • Pala
    Sposa Master Maggio 2015 Milano
    Pala ·
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    Si.

    Così come direi che sono stati adottati.

    Credo che se si parla da piccoli con loro di queste cose si può trovare il modo di parlarne con naturalezza e senza che sia uno shock.


    Se dovessi scoprirlo da adulta ci rimarrei male. Mi chiederei perchè i miei non me ne hanno mai parlato. Perchè me l'hanno tenuto nascosto. Era una cosa brutta? Se ne vergognavano?


    Tra l'altro penso che ad una certa età venga la curiosità di vedere le proprio foto da piccoli, la foto di mamma quando ero nel pancione. Mi sembra giusto non mentire e spiegare tranquillamente le cose.

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  • S
    Sposa Curiosa Luglio 2014 Arezzo
    Serena ·
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    Ok faccio una domanda. dirlo o no ai propri figli?

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  • Alessia
    Sposa TOP Settembre 2020 Messina
    Alessia ·
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    Mi trovo perfettamente concorde , perché personalmente penso rimarrei molto più turbata da un’eventualità scoperta in età giovanile che dal crescere con questo concetto.
    Stigma sociale secondo me non temere, una volta, agli inizi era così anche con l’omologa, ma anche e semplicemente con le famiglie allargate, entrambi questi “fenomeni” oggigiorno imperanti nella società in cui viviamo , tal che nessuno stigmatizzerebbe mai un bimbo con i genitori separati e riconiugati con varie filiazioni o una bimba nata da fivet. Il divenire adusa dell’eterologa nella prassi , in concreto, seppur il divieto di ricorrervi sia stato caducato dal nostro ordinamento già diversi anni ordini, contribuirà a renderla comunemente accettattan
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  • A
    Super Sposa Settembre 2013 Roma
    Annette ·
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    Ciao, io credo che i bimbi siano molto più avanti di noi!! Ad ogni modo mi farei seguire da un bravo professionista che si occupi di queste tematiche senza pregiudizi e abituerei il piccolo fin da subito alla situazione, chiaramente non.so se chi ti è vicino conosce la situazione (immagino che una semplice donazione di gameti si possa anche tenere nascosta a parenti vari, magari una gravidanza surrogata no...per ovvi motivi!)...Io ad ogni modo se mi fossi trovata in una situazione per cui sarei dovuta ricorrere a donazione avrei detto tutto al piccolo con l'ausilio di libri che spiegano queste cose!
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