Un modo semplice per rendere più emozionante e “rituale” anche il matrimonio civile
Spesso e volentieri le cerimonie civili, soprattutto se celebrate in comune e officiate dal sindaco, sono piuttosto fredde, dato che sostanzialmente si tratta solo di apporre delle firme su un contratto e, quindi, la dinamica nella sua semplicità “legale”rischia di risultare impersonale: l’ufficiale legge gli articoli del codice civile relativi al matrimonio agli sposi, poi, preso atto della comprensione del testo da parte degli stessi, li fa firmare e li dichiara marito e moglie.
Sta agli sposi “civili”, quindi, ingegnarsi e rendere più romantico e emozionante il matrimonio con l'aggiunta di alcuni gesti: dalla lettura delle promesse matrimoniali al discorso da parte dei testimoni.
Un rito simbolico molto toccante e che sta prendendo piede negli ultimi anni anche nel nostro paese è quello delle candele, buono pure per il matrimonio religioso, ma, in questo caso, essendo una pratica di origine “pagana” è utile prima informarsi sulla disponibilità del ministro di culto che celebrerà le vostre nozze.
Ma come funziona questo rito?
Dovete avere 3 candele, una più grande e due più piccole
All’inizio della cerimonia un membro di ognuna delle due famiglie degli sposi, scegliete voi chi, accende una piccola candela, un gesto che rappresenta l’amore e la benedizione delle famiglie di provenienza per la nuova famiglia che nascerà con le nozze.
Poi, dopo la lettura delle promesse matrimoniali o dopo lo scambio degli anelli, gli sposi useranno queste due candele per accendere la terza candela, quella più grande, che rappresenta la nuova unione.
Questo momento può svolgersi in silenzio, lasciando al simbolismo dei gesti tutta la scena, oppure si può decidere di dare voce ai gesti, così da enfatizzare la ritualità della situazione.
Nel caso sceglieste di aggiungere delle parole, potete seguire due vie: far leggere un testo all'officiante, ai testimoni, a un parente o un amico/amica oppure potreste recitare un testo, magari scritto da voi stessi.
Ecco due esempi.
Caso 1
La preghiera del sacerdote belga Phil Bosmans,“Ascoltate la preghiera del vostro matrimonio”
“Nel giorno del vostro matrimonio lasciate che una candela bruci, è un simbolo che vi illumina e accompagna. Quando saranno passati alcuni anni vi ricorderà quello che vi siete promessi in questo giorno. La candela del giorno delle vostre nozze vi sussurra all’orecchio:
L’ho visto. La mia fiamma era presente quanto vi siete presi per mano e vi siete regalati i vostri cuori. Sono qualcosa in più di una semplice candela. Sono un testimone silenzioso nella casa del vostro amore e continuerò a vivere con voi. Nelle giornate di sole, quando sprizzate allegria, quando una bella stella brilla all’orizzonte delle vostre vite, non avrete bisogno di accendermi.
Accendetemi quando fa notte, quando la tempesta irrompe nelle vostre vite. Accendetemi quando dovete fare un primo passo e non sapete come, quando serve una spiegazione e non trovate le parole, quando volete abbracciarvi e vi sentite paralizzati, allora accendetemi.
La mia luce sarà per voi un segnale chiaro. Parlo la vostra lingua, la lingua che tutti capiamo. Sono la candela del giorno del vostro matrimonio. Lasciatemi bruciare quando è necessario, affinché tutti e due, guancia a guancia, possiate spegnermi. Allora vi ringrazierò dicendo: alla prossima volta”.
Caso 2
Potete puntare su una formula più personalizzata, magari scrivendo voi il testo. Questo, come dicevamo, è solo un esempio:
La sposa: (nome dello sposo) questa fiamma rappresenta il mio amore per te. Con il mio cuore unito al tuo formeremo una nuova famiglia. I miei passi si uniscono ai tuoi per aprire nuove strade, per superare gli ostacoli, per schivare gli abissi. Sarò la tua spalla quando sarai stanco, la tua oasi quando il mondo ti fiaccherà, sarò il silenzio quando il rumore sarà assordante, sarò il tuo grido quando il silenzio ti opprimerà, sarò il tuo calmo approdo quando il mare sarà in tempesta. Sarò tutto quello che il Signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice.
Lo sposo: (nome della sposa) il mio amore è rappresentato da questa fiamma. Ti consegno il mio cuore unito al tuo per far sì che il nostro sia più grande e sicuro. Mi impegno davanti a te per il tuo benessere. Sarò il tuo sostegno quando ti sentirai debole, sarò la tua fonte quando avrai sete, sarò riparo quando il freddo ti minaccerà, sarò la tua ombra quando il caldo ti soffocherà, sarò il sorriso quando il dolore ti farà soffrire, sarò tutto quello che il Signore mi permetterà di essere per renderti immensamente felice.”
Le due candele più piccole possono essere lasciate accese insieme a quella più grande o spente: nel primo caso si vuole rappresentare la vita della nuova famiglia insieme a quelle di provenienza; nel secondo caso si evidenzia, invece, “l’abbandono”, non solo metaforico, della famiglia di origine e la formazione di un altro nucleo famigliare.
Per rendere ancora più emozionante il momento dell’accensione della candela, potreste scegliere delle musiche particolari per accompagnare questa fase della cerimonia.
Volendo, inoltre, potrete conservare le candele dell’unione per riaccenderle ad ogni anniversario.
E voi lo farete? oppure preferite altre cerimonie?
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