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Clara
Super Sposa Settembre 2018 Salerno

❓⁉️❓scaletta per rito civile ❓⁉️❓

Clara, il 30 Luglio 2018 alle 12:42 Pubblicato in Organizzazione matrimonio 0 7
Buongiorno sposine ❤️
Volevo chiedervi, a chi si sposerà con rito civile e che magari abbia anche uno dei vari riti simbolici, se ha fatto una scaletta di come si dovrebbe svolgere tutto il rito.
Datemi voi qualche idea ragazze, io farò il tutto su di un castello e non vorrei farlo durare 10 minuti (per quello che costa poi 😱), farò anche il rito della sabbia 😍 voglio rendere tutto speciale ❤️

7 Risposte

Ultime attività da Sere, il 19 Settembre 2018 alle 12:46
  • Sere
    Sposa Novella Settembre 2018 Modena
    Sere ·
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    Ti giro il nostro libretto, però non troverai nè la lettura degli articoli del codice civile, nè alcun rito, perchè noi abbiamo fatto la mattina le firme in comune (con pochi intimi) ed il pomeriggio "solo" la benedizione/scambio delle fedi.

    Nel libretto definitivo c'erano anche alcuni brani musicali.

    “Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso”

    (Pablo Neruda)

    Celebrante

    Don --

    Testimoni

    ---

    Riti di introduzione

    Celebrante: Nel nome di Dio Padre che ci ha creati, di Dio Figlio che ci ha redenti e di Dio Spirito Santo che ci santifica, il Signore sia con voi.

    Tutti: E con il tuo spirito.

    Celebrante: Carissimi Marco e Serena, oggi ufficialmente avete congiunto le vostre vite nella promessa e nel vincolo sponsale secondo la sapiente modalità del Rito Civile. D’ora in poi ciascuno di voi appartiene all’altro in modo esclusivo e duraturo. Questo vostro impegno, come ben sapete, ha il valore solenne della promessa umana davanti agli uomini; in quanto battezzati e credenti è vostro desiderio però di sentirvi moralmente vincolati anche davanti al Signore ed in comunione con la sua Chiesa. Ecco il senso profondo di questo passaggio d’intimità, di ascolto e di preghiera, circondati dalla simpatia e dall’incoraggiamento di tanti parenti e amici; tutti fratelli nella fede.

    Diciamo insieme: Benedetto nei secoli il Signore

    Tutti: Benedetto nei secoli il Signore

    Celebrante: Vivendo la promessa del matrimonio uomo e donna realizzano, in modo del tutto vero ed intenso, l’ideale alto della dedizione al prossimo, modello per ogni fraterna convivenza e fondamento per una società più solidale ed affidabile. Carissimi Marco e Serena, uguali per dignità, diversi e complementari nei reciproci doni, abbiate la gioia di crescere sempre nella mutua benevolenza e nella piena comunione, per il bene vostro e per l’edificazione di tutti.

    Tutti: Benedetto nei secoli il Signore

    Celebrante: Il Signore, da voi cercato ed invocato come amico e come guida, affianchi ed accompagni il vostro cammino insieme nei tanti momenti di luce che vi auguriamo, ma anche nei passaggi un po’ più bui che la vita potrà riservarvi e che la sua forza ed il suo aiuto sapranno rendere più facili.

    Tutti: Benedetto nei secoli il Signore

    Marco e Serena: O Santo Spirito, Tu sai e conosci queste nostre inclinazioni. Ti preghiamo: insegnaci l’umiltà, la mitezza e la pazienza, per assomigliare a Cristo mite ed umile di cuore.

    Donaci l’umiltà, perché possiamo riconoscere i nostri limiti, perché sia in noi rimedio per non giudicare negativamente le persone. Insegnaci o Santo Spirito, ad accoglierci per rendere così presente in noi il Cristo che abita la nostra reciprocità.

    Rendici forti nella mitezza, perché non scadiamo mai nella violenza delle parole, per cercare sempre una soluzione nel contemplare la volontà del Padre.

    Infine ti chiediamo, allenaci alla pazienza perché riusciamo sempre ad essere fedeli davanti ad ogni avversità. La pazienza ci aiuti a saper attendere e dare spazio all’altro sempre nel perdono reciproco.

    Amen

    Da Il piccolo principe di Saint- Eexupéry

    “Ora finalmente puoi tornare da quelle rose che già avevi visto tempo fa – suggerì la volpe al piccolo principe – ti convincerai così, ne sono certa, che solo la tua rosa è unica al mondo. E quando poi ripasserai da qui per l’addio, avrò in serbo per te un ultimo segreto”. Il piccolo principe s’incamminò dunque. “No, voi non siete proprio come la mia rosa – gli venne di dire, tutto d’un fiato – anzi, voi non siete nulla, perché mai nessuno vi ha preso a cuore, e voi non avete mai preso a cuore nessuno. Voi ora siete com’era la mia volpe quando ancora non la conoscevo: uguale a centomila altre. Ma, dal momento che me la sono fatta amica, è diventata per me unica, unica al mondo”. Vedendo però che le rose c’erano rimaste male, sentì di dover replicare: “Voi siete molto belle, per carità, ma purtroppo mi siete indifferenti. Per questo io non potrei mai morire per qualcuna di voi. Certamente, agli occhi di un estraneo, la mia rosa potrebbe anche rassomigliarvi, ma per me lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho annaffiato. Perché è lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché è per lei che ho dato la caccia ai bruchi. Perché c’ero io ad ascoltarla quando si lamentava o si vantava, e anche quando qualche volta taceva. Insomma, perché lei è la mia rosa!”. Lasciato il roseto, fece così ritorno dalla volpe. “Addio” le disse. “Addio” rispose lei soggiungendo – “Ed eccoti, come promesso, semplice, semplice, il mio segreto: sappi che non si vede bene che con il cuore, perché l’essenziale è invisibile agli occhi!”. “… L’essenziale è invisibile agli occhi!” ripeté fra sé il piccolo principe, come per imprimerselo bene in testa. “… E’ tutto il tempo che hai dedicato alla tua rosa che te l’ha resa così importante…”. “E’ il tempo che ho dedicato alla mia rosa…” replicò ancora il piccolo principe, per non scordarlo. “Gli uomini trascurano troppo queste verità fondamentali. Ma tu, mi raccomando, non farlo mai: ciascuno è responsabile, e per sempre, di ciò che ha preso a cuore e tu dunque sei responsabile della tua rosa…” “Io sono responsabile della mia rosa, io sono responsabile della mia rosa…” – continuava a ripetere tra sé e sé il piccolo principe per ricordarselo.

    Prima Lettura

    Dal Cantico dei Cantici

    Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi è la sua passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell’amore, non ne avrebbe che dispregio.

    Parola di Dio

    Tutti: Rendiamo grazie a Dio

    Seconda lettura

    Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Colossesi (Col 3,12-17)

    Fratelli, rivestitevi dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.

    Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!

    La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

    Parola di Dio

    Tutti: Rendiamo grazie a Dio

    Vangelo

    Dal Vangelo secondo Giovanni 15, 1-17

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
    Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.

    Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi» Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

    Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.

    Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

    Parola del Signore.

    Tutti: Ascoltaci o signore

    Omelia

    Celebrante: Carissimi Marco e Serena, ogni proposito di fedeltà ed ogni impegno di dedizione amorosa sono segni della divina presenza e, in quanto tali, sono sostenuti dalla sua benedizione. Gli anelli che ora vi scambierete siano per voi dunque carichi anche di questo grande significato.

    Maria, benedetta fra tutte le donne, sposa e madre di Nazareth, stendi il manto della tua protezione sulle nostre famiglie. E come un giorno, proprio a favore di due sposi, impetrasti da Gesù il suo primo miracolo, schiudi ancora per noi, dal tuo amato Figlio, la fonte inesauribile delle divine misericordie. Benedici, o Maria, l’amore scambievole che fonda e sostiene la comunione familiare, cellula vitale della società e della Chiesa. Illumina, o Vergine Santa, i nostri passi così che, nonostante le alterne vicende della vita presente, possiamo, un giorno, giungere sino a te, nella casa eterna del cielo. Amen.

    Celebrante: Alla presenza di Dio e davanti ai vostri famigliari ed amici qui riuniti, datevi la mano destra ed esprimete il vostro consenso. Il Signore, inizio e compimento del vostro amore, sia con voi per sempre

    Marco:

    Io, Marco, accolgo te, Serena, come mia sposa.

    Nel silenzio della notte, io ho scelto te.

    Nello splendore del firmamento, io ho scelto te.

    Nell’incanto dell’aurora, io ho scelto te.

    Nelle bufere più tormentose, io ho scelto te.

    Nell’arsura più arida, io ho scelto te.

    Nella buona e nella cattiva sorte, io ho scelto te.

    Nella gioia e nel dolore, io ho scelto te.

    Nel cuore del mio cuore, io ho scelto te.

    Serena:

    Io, Serena, accolgo te, Marco, come mio sposo.

    Nel silenzio della notte, io ho scelto te.

    Nello splendore del firmamento, io ho scelto te.

    Nell’incanto dell’aurora, io ho scelto te.

    Nelle bufere più tormentose, io ho scelto te.

    Nell’arsura più arida, io ho scelto te.

    Nella buona e nella cattiva sorte, io ho scelto te.

    Nella gioia e nel dolore, io ho scelto te.

    Nel cuore del mio cuore, io ho scelto te.

    Da La bottega dell’Orefice di Papa Giovanni Paolo II

    “Le due fedi in bella mostra nella vetrina dell’orefice e che presto saranno nostre, sono sì preziose, ma per ora non sono nient’altro che oggetti inanimati “- così pensò Thomas, in quell’istante e lo disse ad alta voce – “Ma quando finalmente io ne porrò una al tuo dito e tu farai altrettanto con me, tutto cambierà. Allora saranno loro a segnare il nostro destino; ci ricorderanno la nostra storia e sempre la proietteranno nel futuro. Esse, come i due primi anelli di una catena, avvinceranno saldamente le nostre intere esistenze”.

    “La preziosità di queste fedi” — confermò, poco dopo, l’orefice, un personaggio davvero singolare — “non dipende dalla quantità d’oro che le compone, ma dalla consistenza di chi le porta e dunque, d’ora in poi, da ciascuno di voi e dalla qualità del vostro stare insieme. E’ un mistero di libertà che rasenta, perché no, la follia; è l’intreccio d’amore che sgorga da questa libertà… Sappiate però che, proprio per questo, nessuna delle due fedi potrà mai più esser apprezzata da sola, perché ormai, ciascuna di esse, avrà peso solo se trovata insieme all’altra. La mia bilancia d’orefice è strana, sapete, non soppesa il metallo, ma gli esseri umani e il loro destino…”.

    Celebrante: Signore benedici Marco e Serena e santifica l'amore di questi sposi: l'anello che porteranno come simbolo di fedeltà li richiami continuamente al vicendevole amore.

    Tutti: Amen

    Marco: Serena, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

    Serena: Marco, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

    Preghiera dei fedeli

    Celebrante: Fratelli e sorelle, consapevoli del singolare dono di grazia e carità, per mezzo del quale Dio ha voluto rendere perfetto e consacrare l’amore dei nostri fratelli Marco e Serena, chiediamo al Signore che, sostenuto dall’esempio e dall’intercessione di santi, essi custodiscano nella fedeltà il loro vincolo coniugale.

    Preghiamo insieme e diciamo:

    Ascoltaci o signore.

    Benedizione degli sposi

    Celebrante: Fratelli e sorelle, invochiamo su questi sposi, Marco e Serena, la benedizione di Dio: egli, che oggi li ricolma di grazia li accompagni sempre con la sua protezione.

    Padre santo, creatore dell'universo, che hai formato l'uomo e la donna a tua immagine e hai voluto benedire la loro unione, ti preghiamo umilmente per questi tuoi figli, che oggi si uniscono con il patto nuziale.
    Scenda su Marco e Serena la ricchezza delle tue benedizioni e la forza del tuo Santo Spirito infiammi i loro cuori, perché, mentre vivono il reciproco dono di amore, siano esemplari per integrità di vita e genitori saldi nella virtù.
    Ti lodino, Signore, nella gioia, ti cerchino nella sofferenza; godano del tuo sostegno nella fatica e del tuo conforto nella necessità.
    Vivano a lungo nella prosperità e nella pace e, con tutti gli amici che ora li circondano, giungano alla felicità del tuo regno.
    Per Cristo nostro Signore.

    Tutti: Amen

    Letta da noi

    Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
    per il semplice fatto di avere incrociato il nostro cammino.
    Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,
    vedendo molte lune passare,
    gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro.
    Tutti li chiamiamo amici e ce sono di molti tipi.
    Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno
    dei nostri amici.
    Il primo che nasce è il nostro amico Papà e la nostra
    amica Mamma,
    che ci mostrano cosa è la vita.
    Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il
    nostro spazio affinché possano fiorire come noi.
    Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che
    rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene.
    Ma il destino ci presenta ad altri amici che non
    sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro
    li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
    Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene,

    sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell'anima
    si infila nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato.
    Egli da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra,

    salti ai nostri piedi.
    Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una
    vacanza o un giorno o un'ora. Essi collocano un
    sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.
    Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli
    che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento
    soffia appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
    Il tempo passa, l'estate se ne va, l'autunno si
    avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono
    l'estate dopo, e altre permangono per molte stagioni.
    Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che
    sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre
    radici con allegria.
    Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando
    incrociarono il nostro cammino.
    Ti auguro, foglia del mio albero, pace
    amore, fortuna e prosperità.
    Oggi e sempre... semplicemente perché ogni persona che
    passa nella nostra vita è unica.
    Sempre lascia un poco di se e prende un poco di noi.
    Ci saranno quelli che prendono molto,
    ma non ci sarà chi non lascia niente.
    Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e
    la prova evidente che due anime non si incontrano
    per caso.

    L'Albero degli amici - Paul Montes

    Grazie per aver condiviso

    la nostra gioia immensa

    e per aver reso indimenticabile

    questo giorno speciale.

    Marco e Serena

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  • 🌸
    Sposa Master Novembre 2018 Roma
    🌸 ·
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    Ciao ☺️ Noi faremo il rito civile autentico in location, la scaletta sarà così: benvenuto della vicesindaca, discorso dei quattro testimoni, lettura articoli codice civile, scambio delle promesse, domanda di rito agli sposi, scambio anelli, rito della sabbia e proclamazione degli sposi. Come durata staremo entro l’ora, ma dipende poi da quanto ci fermeremo per la commozione ecc
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  • Maria
    Sposa Saggia Maggio 2019 Brindisi
    Maria ·
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    Ok grazie Smiley smile ad un matrimonio li hanno letti all inizio ed è iniziato tutto in modo freddo...non mi è piaciuto
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  • Daniela🌹
    Sposa TOP Maggio 2018 Forlì-Cesena
    Daniela🌹 ·
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    Alla fine!!!!
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  • Maria
    Sposa Saggia Maggio 2019 Brindisi
    Maria ·
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    L atto di matrimonio e gli articoli sono stati letti all inizio o alla fine?
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  • A
    Sposa VIP Luglio 2018 Milano
    Anto ·
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    Noi abbiamo fatto il rito civile.

    il celebrante ha fatto i saluti e un discorso introduttivo su di noi,lettura degli articoli del c.c.,spiegazione dell'usanza della fede nuziale,scambio delle fedi.

    rito della luce:spiegazione del suo significato,due lettura una mia e una sua inerenti al rito della luce,accenzione delle candele.

    promesse:io ho letto una poesia,lui ha fatto una promessa spontanea.

    lettura di una preghiera da parte di mio cognato ke si ricollega al rito della luce

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  • Daniela🌹
    Sposa TOP Maggio 2018 Forlì-Cesena
    Daniela🌹 ·
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    Ciao Clara, io mi sono sposata da poco con rito civile, all ingresso ci ha accolto il nostro musicista col flauto traverso, in sala violino e violoncello, I nostri bambini sono entrati prima di noi e hanno portato le fedi e letto una poesia, dopo lo scambio degli anelli anche l'ufficiale ha letto una poesia! È stato bellissimo, molto romantico e commovente! Auguri cara!!!
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