Salve a tutti, scrivo su questo forum per ascoltare i vostri pareri ed eventuali consigli su un problema che da quasi un anno incombe nella nostra famiglia...
Sono un marito e papà di due bellissimi bimbi, uno di 5 anni e la piccolina di 1 anno e mezzo. Abitiamo in Sicilia e fino al 2021 la nostra vita era quella di molte famiglie, io avevo un' azienda e mia moglie era supplente alle scuole medie. Dall'anno successivo, causa crisi, ho dovuto chiudere la mia azienda, nasce la piccolina, e mia moglie continua a lavorare a scuola.
Decido allora di fare un corso professionale in modo da sperare prima possibile di trovare un'altro lavoro, ed in effetti ricevo una chiamata a maggio del 2023 per andare a lavorare a Bologna.Parlando con mia moglie, visto che nella città dove abitiamo non ci trovavamo bene e avevamo pensato comunque di trasferirci da un'altra parte, decidiamo che l'idea di fare la prova io a vivere fuori e se il posto era valido trasferire tutta la famiglia non era poi così male, e nonostante le mie titubanze di lasciare sola mia moglie con i bimbi piccoli non mi lasciavano tranquillo lei mi rassicura e di andare, e così faccio.Insomma, a Bologna il lavoro va bene e la città mi piace parecchio, io cerco di prendere qualche volo ogni uno o due weekend al mese, e riceviamo la bella notizia che mia moglie da settembre 2023 entrava di ruolo a scuola. Questo però voleva dire che doveva stare in Sicilia almeno un anno, fino a maggio 2024 e poi eventualmente chiedere il trasferimento...Più passa il tempo e più mia moglie, stressata dal vivere da sola, dall'anno difficile a lavoro e da altri problemi personali suoi, non è più così convinta di trasferirsi a Bologna, e questa sua insoddisfazione e stanchezza nell'affrontare i pensieri che riguardano tutta questa storia si riflette sulle nostre conversazioni, dove io per non perdere il lavoro cercavo di premere sul trasferimento, e lei per stare tranquilla e rimanere nel giro che si era creata premeva per il rimanere nella nostra città e che la mia assenza e le nostre incomprensioni la stavano facendo allontanare da me...In buona sostanza, lei giustamente in un anno si è costruita un giro di colleghi e amicizie che la fanno stare bene e io ho creduto e iniziato a porre le.basi per un lavoro stabile a Bologna...entrambi abbiamo le nostre ragioni, ma io se ritorno a casa probabilmente rimarrò di nuovo senza lavoro, mentre lei qui potrebbe chiedere il trasferimento e lavorare, d'altro canto lei per trasferirsi da me dovrebbe rinunciare al suo giro...non so cosa pensare perché secondo me avendo una famiglia, il lavoro sta un pelino più importante, le amicizie possono farsi ovunque, però credo che la mia unica via d'uscita sia quella di rinunciare al mio lavoro e tornare a casa dalla mia famiglia...che comunque mi manca tantissimo...
Scusate se sono stato molto lungo, ma non c'è un modo più sintetico per spiegare la nostra situazione...Grazie mille a chi risponderà anche solo con un parere personale...
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