Buongiorno, rieccomi!
Stavolta non so se essere più arrabbiata, delusa o cosa. Vi spiego.
Morfologica di agosto eseguita in Italia, risultato: il bimbo risulta 6 giorni più piccolo, ma il cervelletto in particolare è indietro di 14 giorni nonostante non abbia anomalie.Da quel momento ad oggi iniziano visite su visite, risonanze magnetiche fetali ecc.. da agosto a ottobre decido di farmi seguire in Italia e tutte le volte lo stesso risultato: nessuna anomalia, solo struttura e dimensioni immature per le settimane dichiarate e crescita costante. Nessuno riesce a spiegare come sia possibile, sospettano una malformazione corticale che però non coincide con la rappresentazione. La settimana scorsa faccio l'ecografia dove vivo, la prima dopo il mio ritorno e la prima in cui misurano loro il cervelletto. Porto le visite eseguite in Italia. Per caso, rivedendo le carte, scopro che il ginecologo della prima ecografia avesse considerato il giorno del concepimento (che è certo perché ho fatto pma) come se fosse quello del ciclo, ma il crl risultava più avanti di 2 settimane quindi mi ridatò (ultimo ciclo sarebbe il 6/04 e pma il 19, lui invece considerò ultimo ciclo il 19/04 quindi ero a 6+3 per lui, ma il crl era da 8+0, così mi ridatò all'8 aprile). Alla tn senza pensarci diedi quella data, anche lì il crl era più grande rispetto al mio vero ciclo di 6 giorni, ma secondo l'8 aprile era 8 giorni più grande così venni ridatata anche qui (considerando che la ridatazione avvenga con misure pari o >7 giorni). Alla visita della scorsa settimana feci presente l'errore, ma non venni nemmeno calcolata, mi dissero che tanto la differenza tra la ridatazione e il vero ciclo fosse solo di 6 giorni (appunto quel che basta per scombinare le misure). Faccio l'ecografia (apparecchio nuovo rispetto alle ecografie precedenti) e la ginecologa esterna il suo disagio nel misurare il cervelletto così come le misure della testa in quanto il bimbo è già incanalato e ci sono le mie ossa che interferiscono, in più lui è girato di faccia con la mano che copre, ma per quel che riesce a vedere non nota nessuna anomalia nemmeno lei, rileva però una misura molto bassa. Confronta i risultati italiani con quello ricavato da lei e decide di mandarmi in un centro specializzato perché sospetta ipoplasia cerebellare, mi dice che rispetto ai dati rilevati in Italia il cervelletto prima cresceva in modo costante anche se più piccolo, ma con l'ultima misurazione fatta da lei, la crescita risultava rallentata.Mio figlio di 6 anni alle ecografia aveva il cervelletto più piccolo di 9 giorni, gravidanza mai ridatata e anche lì concepimento certo, in quel caso nessuno mi parlò di ipoplasia o altre malformazioni perché si ricollegò il tutto alla genetica: io sono molto bassa di statura e magra, stavolta invece che si ostinano tutti a calcolare le date sbagliate, prospettano ognuno una patologia diversa, quando questo bimbo avrebbe un cervelletto solo 8 giorni più piccolo, praticamente come il fratello. E mio figlio è sano, anzi è sempre stato leggermente più avanti rispetto alla sua età fin da neonato (come ha rilevato il pediatra ai vari controlli) . Oltretutto un ginecologo, nella prima gravidanza mi disse "mai confrontare valori biometrici eseguiti con apparecchiature differenti perché già c'è un margine di errore, se si confrontano l'attendibilità è scarsa" sempre questo ginecologo mi disse "a fine gravidanza quando il bambino ha la testa molto in basso è quasi impossibile prendere misure corrette, a causa dell'ossificazione risultano misure più piccole rispetto alla realtà", ancora lui "ogni paese adatta le tabelle biometriche internazionali alla propria popolazione". Ecco, mi trovo in un paese dove la popolazione è più grande rispetto a quella italiana, io già sono minuta per gli standard italiani, in più il bimbo ha geni per l'altra metà latinoamericani (che hanno una biometria ancora più bassa rispetto a quella italiana), mettiamoci poi l'errore nelle settimane che non vogliono sistemare ed è come valutare il cervello di un 30enne confrontandolo con valori di riferimento per un 90enne meravigliandosi poi dei risultati, dopotutto credo che in un bimbo 14 giorni o 8 giorni facciano la differenza. Nessuno però considera questi fattori.Sinceramente mi sembra tutto assurdo, mi sembra assurdo tutto questo soprattutto perché sarebbero le persone a cui noi affidiamo i nostri figli nella fase forse più delicata in assoluto.Scusate per lo sfogo, ma ditemi che non sono l'unica ad aver vissuto situazioni folli
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