Partendo dal presupposto che adoro la Sardegna in tutto e per tutto, avrei tanto voluto la fede sarda per il mio matrimonio, ma non è stato possibile.
Anni fa ne comprai una in argento proprio perchè le adoro e mi feci spiegare la storia da quest'orafo che me la vendette: oggi, avendola indossata, mi è venuta in mente e volevo condividerla con voi.
Innanzitutto occorre dire che ne esistono due tipi: una stretta ed una larga, la prima per il fidanzamento, l'altra per il matrimonio.
La prima è detta "maninfide" (mani in fede), simboleggia la promessa di unione. Era lo sposo a regalarlo alla sua amata, e lei contraccambiava con un coltello, stringendo un patto solenne di amore (due mani intrecciate intorno ad un dito)
La seconda invece, quella larga, è quella delle nozze: ha delle lavorazioni artgianali in superficie che ricordano il pizzo, e dei piccoli bottoncini che simboleggiano il grano, quindi prosperità
La leggenda dice che i gioielli sardi sono creati dalla janas, delle fate che vivono in cae scavate nella pietra (le domus de janas, che esistono realmente)
E nelle loro case tessono oro e argento ottenendo i gioielli sardi.