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Giuli
Sposa Curiosa Giugno 2022 Roma

Letture non sdolcinate e originali rito civile

Giuli, il 1 Ottobre 2021 alle 07:41 Pubblicato in Cerimonia nuziale 1 16
Ciao a tutti,
Vedo che le letture per il rito civile ricadono sempre sulle stesse (per carità bellissime), come Gibran, benedizione Apache, Erri de Luca. Qualcuno è riuscito a trovare qualcosa di non già visto e soprattutto non sdolcinato? Magari da una lettuura di un libro che ha fatto o un monologo ascoltato. Mi piacerebbe (ma anche altre idee sono bene accette) qualcosa che celebri l’amore come indipendenza nello stare insieme, cioè stare bene nella propria individualità pur essendo sostegno e amore per l’altro. Oppure tema “amore come ritorno a casa”. Purtroppo googlando si trova sempre le stesse letture. Non faremo promesse né riti quindi una lettura sarebbe necessaria.

16 Risposte

Ultime attività da Federica, il 24 Luglio 2022 alle 21:23
  • F
    Sposa Master Giugno 2022 Bergamo
    Federica ·
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    Fatto cara 😉
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  • M
    Sposa Curiosa Maggio 2023 Milano
    MMM ·
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    Federica, potresti inviare anche a me? Grazie!

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  • Naila
    Sposa Abituale Luglio 2022 Bari
    Naila ·
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    Al nostro primo anno di vita insieme.

    "Giovane amico, se ami questo è il miracolo della vita. Entra nel sogno con occhi aperti e vivilo con amore fermo. Il sogno non vissuto è una stella da lasciare in cielo. Ama la tua donna senza chiedere altro all’infuori dell’eterna domanda che fa vivere di nostalgia i vecchi cuori. Ma ricordati che più ti amerà e meno te lo saprà dire.
    Guardala negli occhi affinché le dita si vincolino con il disperato desiderio di unirsi ancora; e le mani e gli occhi dicano le sicure promesse del vostro domani. Ma ricorda ancora, che se i corpi si riflettono negli occhi, le anime si vedono nelle sventure.
    Non sentirti umiliato nel riconoscere una sua qualità che non possiedi. Non crederti superiore poiché solo la vita dirà la vostra diversa sventura.
    Non imporre la tua volontà a parole, ma soltanto con l’esempio. Questa sposa, tua compagna di quell’ignoto cammino che è la vita, amala e difendila, poiché domani ti potrà essere di rifugio.
    E sii sincero giovane amico, se l’amore sarà forte ogni destino vi farà sorridere. Amala come il sole che invochi al mattino.
    Rispettala come un fiore che aspetta la luce dell’amore. Sii questo per lei, e poiché questo deve essere lei per te, ringraziate insieme Dio, che vi ha concesso la grazia più luminosa della vita!"(S. Agostino)
    ... Oppure...
    Un amore felice è normale?È serio? È utile?Che se ne fa il mondo di due esseriche non vedono il mondo?
    Innalzati l’uno verso l’altro senza alcun merito,i primi qualunque tra un milione, ma convintiche doveva andare così – in premio di che? Di nulla;la luce giunge da nessun luogo –perché proprio su questi, e non su altri?Ciò offende la giustizia? Sì.Ciò infrange i principi accumulati con cura?Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù.
    Guardate i due felici:se almeno dissimulassero un po’,si fingessero depressi, confortando così gli amici!Sentite come ridono – è un insulto.In che lingua parlano – comprensibile all’apparenza.E tutte quelle loro cerimonie, smancerie,quei bizzarri doveri reciproci che s’inventano –sembra un complotto contro l’umanità!
    È difficile immaginare dove si finirebbese il loro esempio fosse imitabile.Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,chi vorrebbe restare più nel cerchio?
    Un amore felice. Ma è necessario?Il tatto e la ragione impongono di tacernecome d’uno scandalo nelle alte sfere della Vita.Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra,capita, in fondo, di rado.Chi non conosce l’amore felicedica pure che in nessun luogo esiste l’amore felice.
    Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.(Wisława Szymborsa)
    ... Oppure...
    Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amoreSmiley tongueiuttosto vi sia un moto di amore tra le rive delle vostre anime.Riempitevi a vicenda le coppe, ma non bevete da una coppa sola.Datevi cibo a vicenda, ma non mangiate dello stesso pane.Cantate e danzate insieme e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo,Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di una musica uguale.Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,Poiché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori.E siate uniti, ma non troppo vicini;Le colonne del tempio si ergono distanti,E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.Gibran
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  • S
    Sposo Novello Settembre 2022 Palermo
    Stefania ·
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    Ciao! Potrei averlo anche io? Sono alla ricerca di lettere non sdolcinate e banali! Grazie e Smiley smile
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  • F
    Sposa Master Giugno 2022 Bergamo
    Federica ·
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    Ciao Sara, fatto 😉
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  • S
    Sposa Curiosa Giugno 2022 Piacenza
    Sara ·
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    Ciao Federica! Per caso potresti mandarlo anche a me? Ti ringrazio molto!

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  • Maurizia
    Sposo Novello Agosto 2022 Pescara
    Maurizia ·
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    Ciao Federica!
    Posso avere anche io il file?
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  • F
    Sposa Master Giugno 2022 Bergamo
    Federica ·
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    Ciao Giuli, bravissima, ora te lo mando!

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  • Giuli
    Sposa Curiosa Giugno 2022 Roma
    Giuli ·
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    Ciao Federica, grazie, sarei interessata a vedere il file!
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  • Margherita
    Sposa VIP Luglio 2021 Rimini
    Margherita ·
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    Visto il tema scelto, che ne dici del momento del ritorno a casa di Ulisse, quando finalmente, uccisi i Proci, si ritrova con Penelope?
    Io lo trovo commovente. Ecco il testo.
    "Penelope scendeva dal piano alto; e il suo cuore era pieno di esitazione: non sapeva se fosse meglio parlare al caro sposo da lontano o se fosse meglio corrergli incontro e baciargli il capo e le mani, abbracciandolo forte a sé. Ma non appena entrò, non appena ebbe passato la soglia di pietra, si mise a sedere davanti a Odisseo, mentre il fuoco li rischiarava, presso l’altra parete: lui sedeva contro un’alta colonna, guardando in giù, aspettando se la forte compagna gli dicesse qualcosa, appena lo vedesse con gli occhi. Lei, però, restava seduta e silenziosa, mentre il petto le si gonfiava di stupore: guardandolo, a volte lo conosceva in modo evidente, subito, a volte stentava a riconoscerlo così coperto di stracci. Telemaco la rimproverò e le disse: «Madre mia, trista madre, dal cuore insensibile, perché resti lontana dal padre e non siedi accanto a lui, non lo interroghi, non vuoi sentire cosa ha da dire? Nessuna donna con cuore tanto ostinato se ne starebbe lontana dall’uomo, che dopo molto soffrire, tornasse dopo venti anni nella terra dei padri. Hai il cuore sempre duro come una pietra». E gli rispose la savia Penelope: «Creatura mia, il cuore nel mio petto è attonito: non riesco a parlargli, a interrogarlo, a guardarlo nel viso. Ma se è davvero Odisseo che in patria è tornato, allora molto bene, facilmente potremo riconoscerci poiché abbiamo per noi dei segni segreti, che noi sappiamo e nessun altro sa». […] Intanto nel palazzo la dispensiera Eurinome lavò e unse d’olio Odisseo dal gran cuore; gli mise indosso un bel manto e una tunica; allora sopra la testa Atena gli versò molta bellezza, lo rese più grande e robusto nell’aspetto; dal capo folte fece scendere i suoi capelli, simili al fiore del giacinto. Come quando agemina l’oro e l’argento un artista esperto compie lavori pieni di grazia, istruito nelle arti da Efesto e Pallade Atena compie lavori pieni di grazia; così gli versò grazia sulle spalle e sul capo. Dal bagno uscì bello, simile agli dei immortali; e di nuovo sedeva sul seggio da cui s’era alzato, davanti alla sua donna, e le parlò: «Misera, fra le donne a te in grado sommo gli dei che han le case d’Olimpo diedero un cuore duro; nessuna donna con cuore tanto ostinato se ne starebbe lontana dall’uomo, che dopo tanto soffrire, tornasse al ventesimo anno nella terra dei padri. Ma via, nutrice, stendimi il letto; anche solo potrò dormire: costei ha davvero un cuore di ferro nel petto». E a lui parlò la prudente Penelope: «Misero, no, non sono superba, non ti disprezzo, non stupisco neppure: so assai bene come eri un tempo quando sulle navi dai lunghi remi sei partito da Itaca. Sì, il suo morbido letto stendigli, Euriclea, fuori dalla stanza ben costruita, quello che fabbricò di sua mano; qui stendetegli il morbido letto, e sopra gettate il trapunto, e pelli di pecora e manti e drappi splendenti». Così parlava, provando lo sposo; ed ecco Odisseo sdegnato si volse alla sua donna fedele: «O donna, davvero hai detto una cosa penosa a sentirsi!Chi l’ha spostato, il mio letto? Sarebbe stato difficile anche a un esperto, a meno che un dio venisse in persona, e, facilmente, volendo, lo cambiasse di luogo. Nessuno tra gli uomini, neanche nel pieno delle sue forze, senza fatica lo sposterebbe, perché c’è un grande segreto nel letto ben fatto, che io fabbricai, e nessun altro. C’era un tronco d’ulivo dalle ricche fronde, dentro il cortile, florido, rigoglioso; era grosso come una colonna: intorno a questo murai la stanza, finché la finii, con fitte pietre, e di sopra la copersi per bene, robuste porte ci misi, saldamente commesse. E poi troncai la chioma dell’olivo pieno di fronde, e il fusto sul piede sgrossai, lo squadrai con il bronzo bene e con arte, lo feci dritto usando la livella, ne lavorai un sostegno e tutto lo trivellai con il trapano. Così, cominciando da questo, intagliavo il letto, finché lo finii, ornandolo d’oro, d’argento e d’avorio. Per ultimo tirai le corregge di cuoio, splendenti di porpora. Ecco, questo segreto ti ho detto: e non so, donna, se è ancora intatto il mio letto, o se ormai qualcuno l’ha mosso, tagliando di sotto il piede d’olivo». Così disse. A lei di colpo si sciolsero le ginocchia ed il cuore, perché conobbe il segno sicuro che Odisseo le diceva; e piangendo corse a lui, dritta, le braccia gettò intorno al collo a Odisseo, gli baciò il capo e diceva: «Non t’adirare, Odisseo, con me, tu che in tutto sei il più saggio degli uomini; i numi ci davano il pianto, i numi, invidiosi che uniti godessimo la giovinezza e giungessimo così alla soglia della vecchiaia. Così ora non t’adirare con me, non sdegnarti per il fatto che non ti ho abbracciato subito non appena ti ho visto. Sempre l’animo dentro il mio petto tremava, che qualcuno venisse a ingannarmi con chiacchiere: perché molti mirano a turpi guadagni. Neanche Elena argiva, la figlia di Zeus, non si sarebbe unita d’amore e di letto con Paride, uomo straniero, se avesse saputo che ancora i figli guerrieri dei Danai l’avrebbero riportata a casa alla terra dei padri. Ma un dio la travolse a compiere l’azione sfrontata; non ebbe modo di capire prima la colpa triste, la colpa, da cui su noi pure s’è rovesciata sventura. Ma adesso mi hai dato un segno infallibile, che nessuno ha veduto: ma, soli, tu ed io, e un’unica ancella, Attoride, che il padre mi donò, quando venni, quella che ci chiudeva le porte della solida stanza; il cuore m’hai persuaso, pur essendo così ostinato». Così disse, e a lui venne ancora più grande la voglia del pianto; piangeva, tenendosi stretta la sposa dolce al cuore, la sua sposa fedele. Come la terra ai naufraghi appare bramata, a cui Poseidone ha spezzato la ben fatta nave nel mare, travolta dal vento e dalle grandi onde; pochi si salvano dal bianco mare nuotando fin sopra alla spiaggia, grossa salsedine incrosta la loro pelle; bramosi risalgono a terra, fuggendo la morte; così bramato era per lei lo sposo a guardarlo, dal collo non gli staccava le candide braccia."
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  • Anita Ester
    Sposa Master Ottobre 2020 Bologna
    Anita Ester ·
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    Ho il tuo stesso problema e non ho idee particolari

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  • Giuli
    Sposa Curiosa Giugno 2022 Roma
    Giuli ·
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    Grazie del consiglio. Film ne abbiamo molti che ci sono cari, per esempio Amelie e Chiamami col tuo Nome ma non mi sembra ci siano grandi monologhi, dovrei rivederli forse.
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  • Giuli
    Sposa Curiosa Giugno 2022 Roma
    Giuli ·
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    Grazie mille!
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  • Beatrice
    Super Sposa Maggio 2022 Genova
    Beatrice ·
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    Ciao, non so se può essere il tuo genere, ma una delle mie preferite, che un po' riporta al concetto di ritorno a casa, o meglio di radici, è "Il tuo cuore lo porto con me" di Edward.E. Cummings.

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  • F
    Sposa Master Giugno 2022 Bergamo
    Federica ·
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    Ciao Giuli, concordo assolutamente con te. Io avevo trovato qualcosa, ma fino a martedì non sono a casa e non ho il mio pc con me. Se mi mandi un promemoria mercoledì prossimo, te lo giro volentieri! 😉
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  • Giovanna
    Sposa VIP Gennaio 2021 Treviso
    Giovanna ·
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    Ho un vuoto al momento, vi consiglio di partire da un libro/ film che vi sia piaciuto.


    Al nostro matrimonio mio marito ha letto (a fine messa in quel caso) la poesia "Conosco delle barche" di Jacques Brel. Prova a vedere se vi piace
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