Sento parlare spesso di rinunce. "Io ho rinunciato alla festa della promessa, all'addio al nubilato, a una data simbolica per il matrimonio, al viaggio di nozze, a cose troppo costose." Presente, anch'io ho rinunciato a qualcosa. Sono tante le motivazioni che ci guidano nelle nostre scelte (motivi di lavoro, economici, familiari, emergenza sanitaria, etc.). Rinunciare però non significa essere meno felici degli altri, o essere sfortunati, in fondo non saremo tutti degli organizzatori perfetti. Non bisogna perdere di vista il vero senso del matrimonio: se si è felici in due, credetemi, non ci sarà niente a guastare il vostro giorno, neanche il cattivo tempo! E intanto, qui sta piovendo e ho pensato un po' a tutte noi future spose, come ogni brutto ricordo verrà lavato via, la stanchezza superata alla fine dei conti. Ci vogliamo fermare davanti agli ostacoli? Andiamo oltre, perché a rimanere sono le emozioni positive, tutto il resto si cancellerà automaticamente, è un po' il nostro cuore che si autodifende dalle piccole e grandi rinunce della vita.
Il contenuto del post è stato nascosto
Per sbloccare il contenuto, clicca qui