Ho trovato questo articolo che potrebbe essere utile:
Per gli sposi che decideranno di convolare a nozze in queste settimane ecco cosa e come cambia la cerimonia liturgica:
1. Capienza massima consentita
Il numero di 200 persone è il massimo consentito, ma in chiese particolarmente grandi. Ogni parroco dovrà individuare la capienza del proprio edificio sulla base di una distanza minima di sicurezza “pari ad almeno un metro laterale e frontale”. Il numero massimo di partecipanti consentiti deve essere affisso fuori dall’edificio, insieme alle altre indicazioni per la partecipazione alle liturgie.
2. Accesso alla chiesa
Volontari o collaboratori della parrocchia, muniti di mascherine e guanti, dovranno controllare che venga rispettato il numero di invitati sulla base della capienza massima dell’edificio. Meglio utilizzare più ingressi, se presenti, lasciando le porte aperte per l’entrata e l’uscita, così da evitare che i fedeli possano toccarne le maniglie. All’ingresso della chiesa devono essere presenti i gel igienizzati per le mani.
3. Mascherine e distanze di sicurezza
I partecipanti alle celebrazioni – compresi il prete, i concelebranti e gli sposi – devono obbligatoriamente indossare la mascherina e rispettare le distanze sanitarie di sicurezza.
4. Limitazioni su musicisti e cantanti
Il protocollo siglato da Governo, Cei e ministero degli Interni prevede che può esserci solo un organista, sicuramente non è consentita la presenza di un coro.
5. Comunione e segno della pace
Ancora niente segno della pace, mentre la distribuzione della Comunione può avvenire solo dopo che il celebrante avrà igienizzato le mani e indossato sia guanti monouso che la mascherina. Mantenendo la distanza di sicurezza, potrà offrire l’ostia senza però toccare le mani dei fedeli presenti.
6. Lancio del riso
Nel protocollo non si fa alcun riferimento a questo momento assai tradizionale, ma alcune diocesi hanno già vietato il lancio del riso al termine della messa perché sarebbe causa di assembramento (che resta ancora vietato).