Il regalo deludente

Grazie mille a tutte per i feedback molto importati. Aggiungo un aggiornamento: abbiamo parlato. Gli ho esplicitamente detto di esserci rimasta male e che avevo sperato fino all'ultimo che fosse un qualcosa di scherzoso; lui in questo mi ha detto che secondo lui io ho sbagliato perché più volte ho detto frasi del tipo "Ma sì, fammi un bel bigliettino. Un pensierino" e lui effettivamente il giorno del compleanno mi ha scritto un messaggio su Whatsapp, che sarebbe dovuto essere il "bigliettino" - lui ha interpretato questa parola più come messaggio più che come un biglietto fisico o un pensiero tangibile. Io onestamente nemmeno avevo capito che quel messaggio facesse parte del regalo. Mi sembrava un normalissimo messaggio di auguri di buon compleanno che era quasi sottinteso che sarebbe arrivato, considerato che non era lì di persona.

Comunque questo "Problema" del fatto che lui interpreta le cose molto alla lettera lo avevo già notato in diversi ambiti; è un po' il genere di persona a cui devi dire TUTTO. Nel senso, se vuoi che lavi i panni, devi dire "lavali e stendili" perché altrimenti li lava e basta e poi li molla lì nella lavatrice. Di norma non è una cosa che mi infastidisce perché comunque abbiamo una buona sinergia e, sapendo quali sono le cose che ti aspetti, non dà mai alcun problema o lamentela. Però ecco... per il regalo non mi aspettavo che l'incombenza fosse la stessa. Alla fine è andata così, magari per i 31 gli dirò "prendimi dei cioccolatini" e compariranno quelli

Ciao Caterina! Eh... purtroppo il compleanno è passato e quello era il regalo vero. Quindi, va beh... pazienza è andata così

Ci parlerei ma senza litigare o mostrarmi arrabbiata, un pò delusa si. Una via di mezzo tra gli estremi opposti dei consigli delle amiche e di mamma

Ciao Federica, innanzitutto grazie per il commento. Capisco il punto di vista e infatti è così che ho reagito inizialmente proprio per il fatto che "basta il pensiero"; tuttavia i dubbi che mi sono emersi più tardi riguardavano proprio questo: "E' un vero pensiero?" Nel senso, basta veramente cambiare il nome ad un quadratino di un programma, che era già lì preesistente e inutilizzato per dire "Ha davvero pensato a qualcosa"? Una parte di me dice "No" l'altra dice "Va beh, non è così importante".

Non so se mi sono spiegata con la questione dei quadratini. Quando parlo di questi quadratini intendo le icone che compaiono dal momento in cui tu attivi un profilo. Di solito in un pacchetto base ne esistono due personali, e uno per i bambini. Poi chiaro, se ne serve solo uno, ne si usa uno solo. Nel mio caso precedente io avevo il mio profilo personale e un altro quadratino che guardavano i miei genitori. Ecco, è proprio questa la mia sensazione; mi dico che d'altra parte è bastato cambiare inserire il mio nome a questo secondo quadratino che non usava nessuno e magicamente è saltato fuori il "pensiero per me". Un po' è triste ma poi chiaro, se lo si guarda in prospettiva più grande non è un grave problema.