Il tradimento spiegato al corso prematrimoniale, sfogo molto lungo!

Esatto!

Come scrive Manita, il perdono va visto da due prospettive, quella di chi lo concede, e quella di chi dovrebbe guadagnarselo, e questo è uno dei casi in cui apprezzo molto la saggezza buddista .

L' "educatore traditore", invece di invitarvi a sposarvi in comune, avrebbe dovuto spiegare su quali basi lui e la moglie stiano ricostruendo il rapporto, e cosa abbia fatto o stia facendo lui per recuperare la piena fiducia della sua dolce metà.

Sono d'accordo.

Probabilmente io sarò anche una pessima cristiana, e sarà meglio che eventualmente al corso mi morda la lingua per evitare di aprire bocca ed essere troppo sincera, ma in effetti sarebbe piaciuto anche a me sentire il parere di questo educatore poco educato, se quello tradito fosse stato lui.

Capisco bene che la Chiesa non possa impartirti altri principi se non i propri, ma è anche vero che finchè non ci si trova in una determinata situazione non la si può comprendere, e non si può sapere come si reagirà.

Non è detto che non si riesca a perdonare un marito o una moglie che ti ha tradito, ma è anche vero che la fiducia in lui, o in lei, potrebbe venire meno, e che senso avrebbe portare avanti un rapporto con qualcuno di cui non ci si fida più?

E poi, io posso perdonare, ma dall'altra parte questo perdono come viene interpretato? Come atto di generosità e grandezza d'animo che va ripagato col massimo rispetto e la voglia di recuperare il rapporto, o come forma d'ingenuità da parte di un/una partner innamorato/a, che quindi probabilmente mi perdonerebbe anche se lo rifacessi?

Che fiducia si può continuare ad avere in qualcuno che, dopo aver promesso davanti a Dio di esserti sempre fedele, a un certo punto invece ti tradisce? Dove bisogna trovare quella forza di perdonare che ti porta a decidere di andare avanti insieme? Forse sarebbe stato istruttivo se a questo avesse risposto la moglie.