La convivenza non è ammessa dalla religione cristiana.

Valeria,condivido a pieno la tua idea.Anch'io convivo e ora abbiamo deciso si sposarci con rito religioso.

:-D... ma tu fai domande filosofiche e morali, probabilmente dovresti chiedere ai parroci, visto che sono loro che sono in prima linea. Siccome nessun parroco ha mai rifiutato questo stato di cose dagli anni '70 probabilmente è inutile essere più realisti del re.

Come dicevo prima le scelte personali sono scelte personali, e fintanto che non ledono la libertà del prossimo, io da anarchico puro :-D, lascio che ogni persona si confronti con se stessa.

Siamo sicuri di voler intraprendere un discorso così profondo che affronta non solo i credi religiosi e le morali sociali, ma l'interpretazione che la gente e le gerarchie fanno nel corso del tempo?

Sono atea e convivo con fm, cristiano cattolico, da 1 anno e mezzo circa. Ho acconsentito a sposarlo in chiesa davanti al dio in cui crede perché per lui è importante. Io non penso che chi convive non crede... la religione è una cosa talmente personale a parer mio che non è possibile giudicare i comportamenti delle persone. Certo è che se ogni credente si attenesse ad ogni parola della Bibbia a mio parere non ne uscirebbe vivo!! Per cui di può credere a una religione anche non rispettandone tutti i consigli. Mettiamo che una coppia conviva e abbia due figli e decide di sposarsi in chiesa ... io li considero cristiani cattolici tanto quanto una coppia di vergini che non convivono e che aspettano il matrimonio per la vita coniugale!

Io credo davvero (credo che Dio abbia anche salvato la vita a me e a mia figlia, che ho avuto che non ero sposata, tanto che i medici ci hanno definito "miracolate"), ho un cognato sacerdote e ho convissuto 3 anni prima di sposarmi. Vedi tu! Nemmeno uno dei preti con cui ho parlato si è mai permesso di mettere in dubbio la nostra fede, mai....e sono preti.

Ti spiego il mio punto di vista. Io credo in Dio, credo ci sia qualcuno lassù che mi protegga e a cui posso chiedere "aiuto" nei momenti di sconforto, ma non credo nella chiesa e nelle sue leggi. Non trovo giusto che in chiesa possa entrare un delinquente che ha ucciso, mentre un divorziato non può prendere la comunione.

E' un pò come dire che amo i miei genitori ma non sono sempre d'accordo con le loro imposizioni. Ci sono cose ben più gravi di una convivenza, e non è questo motivo per amare di meno il mio Dio.

Questo il mio pensiero...

Appunto, ma infatti la tua scelta dal mio punto di vista è giusta, ma chi dice di credere e poi si sposa, in chiesa, perché appunto dice di credere, ma prima ha convissuto, allora mi domando:'ma ci crede a metà?' altrimenti se ci credeva in tutto, non sarebbe andata a convivere visto che appunto la convivenza non è ammessa dalla chiesa.

Quindi credi nella religione cristiana, ma non in tutto ciò che dice? Per esempio credi in tutto ciò che dice, ma tranne sul fatto che una coppia non può andare a convivere, giusto?

Io e FM siamo conviventi atei quindi a posto con la nostra coscienza non sposiamo in chiesa, ovviamente.
Lascio la voglia di giudicare i comportamenti altrui ai credenti, come i veri laici noi siamo tolleranti

Convivo, mi sposo con rito religioso, ho fede, credo e Dio è nel mio cuore! Ancora non sto bruciando tra le fiamme dell'inferno, è più vergognoso il "tariffario"che mettono i preti nella mia città fuori dalla chiesa per celebrare matrimoni e quant'altro! Detto ciò nella vita la cosa più bella è la libertà: libertà di scegliere, libertà di credere, libertà di avere fede, libertà di vivere, libertà sempre e comunque.

Vorrei capire, cosa spinge a credere nella religione cristiana quando non la condividono al 100 percento.

Perché se uno va a convivere significa che per loro è giusto convivere, ma per la religione in cui credono non è giusto...e allora perché andare a convivere o perché credere? Forse credono, ma in parte...

Sono atea, non credo in nessuna religione, ma leggo qui di molte spose, che si sposano dopo la convivenza, in chiesa e che quindi credono nella religione cristiana, e mi domando:'ma se credono alla religione cristiana ed essa dice che non si può andare a convivere, allora perché sono andate a convivere?'

Non capisco questo.

Quindi se già di tuo non credi perchè ti poni questo problema? Preciso che non è un attacco. Vorrei solo capire.

Io ho un pensiero tutto mio, perciò voglio confrontarmi con altre persone...

Se è quello che credi tu non sbagli. Nel senso che se il tuo credo, il tuo modo di pensare, ciò che ti fa stare bene è cercare "la complicità" e la "convivenza" solo dopo un atto formale, nessuno può dire che ti sbagli.

Ogni persona è libera di scegliere ciò a cui crede.

Sono intervenuto solo perché il modo in cui hai posto la domanda era piuttosto "perentorio", usare un forum non è come parlare, ci sono messaggi non verbali che non si possono usare. Davanti un caffè, tra amici ti puoi spiegare meglio, quì siamo limitati dal mezzo scritto.

Riscrivo che se la tua religione ti dice quello, fallo pure serenamente :-D.

La mia non è così rigida :-P.

Sono atea, io. Comunque, no, non sono vergine.

Mi scuso per la domanda intima che sto per farti,ma devo. Sei vergine?

Semplicemente se io credo in questa religione, che mi dice di non convivere, io non convivo, altrimenti vuol dire che ci credo ma in parte...o sbaglio??

?

spiega bene! Secondo te due che prima convivono e poi si sposano non sono credenti?