Ciao! Ho avuto l’idea di riassumere brevemente in questo post i doveri coniugali nel matrimonio civile e in quello religioso, sperando possa esservi utile e non annoiarvi
Doveri coniugali nel matrimonio civile
Per il principio dell’eguaglianza dei coniugi, su cui si fonda il matrimonio, marito e moglie assumono gli stessi diritti e doveri, sia l’uno nei confronti dell’altra e sia verso i figli. In particolare:
1) Obbligo di fedeltà. Si considera violato sia in caso di rapporti sessuali con persone diverse dal coniuge, che in caso di rapporti con terzi così intensi da essere incompatibili con la posizione prioritaria che dovrebbe avere il coniuge.
2) Obbligo di assistenza morale e materiale: dovere di provvedere a tutti i bisogni, morali e materiali, della vita dell’altro coniuge che non sia in grado di provvedervi da sé.
3) Obbligo di collaborazione: dovere di contribuire a tutto quello che serve per lo svolgimento della vita della famiglia e nell’interesse della stessa, tenendo in considerazione le sostanze e la capacità di lavoro professionale e casalingo di ciascun coniuge.
4) Obbligo di coabitazione: dovere di convivenza nella residenza della famiglia, che i coniugi devono fissare di comune accordo.
5) Obbligo di contribuzione economica: i coniugi sono tenuti, in base alle proprie sostanze e alla capacità di lavoro, a contribuire ai bisogni della famiglia.
6) Obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli, secondo la capacità di lavoro professionale o casalingo di ciascun coniuge. (L’attività casalinga, anche se non produce reddito, costituisce un modo per contribuire al soddisfacimento dei bisogni della famiglia).
Doveri coniugali nel matrimonio cattolico
I fini del matrimonio, che i coniugi sono tenuti a perseguire sono:
1) Bonum prolis, cioè la procreazione ed educazione dei figli.
2) Bonum coniugum, cioè il rispetto e sostegno di ciascun coniuge nei confronti dell'altro.
I fini si distinguono dalle finalità, cioè i motivi ulteriori che spingono i due soggetti a sposarsi, dato che gli sposi possono tranquillamente celebrare un matrimonio totalmente valido anche se spinti da motivazioni differenti da quelle ispirate dalla Chiesa, purché non intendano discostarsi dal modello matrimoniale proposto dalla Chiesa.