Ciao,
scrivo questo post per capire cosa ne pensate.
Ho letto un articolo sull'ANSA riguardante le statistiche ISTAT sui matrimoni.
In particolare si parla del fatto che i matrimoni religiosi siano in netto calo.
Vorrei condividere il mio pensiero: noi faremo il matrimonio in chiesa, con rito religioso concordatario (sempre bene ricordarlo).
Fra pochi giorni dovrò iniziare l'iter delle pubblicazioni che, per quanto emozionante, mi fa davvero capire come mai - magari - molti non vogliano sposarsi in chiesa e preferiscano il rito civile.
In particolare, ci sono stati richiesti i certificati dei sacramenti (okay, è la prassi) e certificati che testimoniano lo stato libero (roba che se fossero andati a fare una ricerca tramite il ministero, sarebbe già fatto tutto) e portarli materialmente al prete che si occupa delle pubblicazioni.
Sicuramente noi siamo un caso particolare (residenze diverse, sacramenti fatti in diverse chiese e cerimonia in chiesa in un comune diverso) ma mi chiedo fino a che punto visto che ormai è la prassi spostarsi dal luogo di nascita.
A parte tutto questo, abbiamo dovuto frequentare il corso prematrimoniale che, per quanto bello possa essere, non mi insegna nulla di davvero concreto.
Il saper chiedere scusa prima di andare a letto, dovrebbe essere il monito di chiunque.
Quindi abbiamo:
- certificati da prendere in diverse città distanti 800 km
- corso prematrimoniale obbligatorio altrimenti non ci si sposa mica in chiesa, eh no!
- doppie pubblicazioni
- le promesse da fare
....
insomma, una lista di cose che fanno quasi passare la voglia di sposarsi in chiesa.
In tutto ciò le diocesi che non sanno e non vogliono usare la posta elettronica e comunicare con la chiesa di nascita direttamente.
Insomma, siamo ancora nel pleistocene?
Vi leggo con piacere nei commenti