Quando ho conosciuto il mio futuro marito, esattamente dieci anni fa, ho avuto da subito la sensazione che fosse quello giusto, l’uomo che avrei voluto al mio fianco per tutta la vita.
Gli anni hanno portato con sé tante cose belle ma anche qualche momento buio. Il ricordo di quella sensazione però ci ha sempre aiutato a superare le difficoltà come la stella polare che guida i viaggiatori.
Il 2020 è stato un anno faticoso per tutti a livello emotivo ed economico, inutile nasconderlo.
Abbiamo sentito di coppie che durante il lockdown si sono allontanate o di persone che in generale hanno vissuto questo stop forzato come un disagio notevole.
Anche in questo noi siamo andati controcorrente perché per noi la quarantena ha invece rappresentato una regalo. Il tempo insieme per noi è sempre stato una rarità, due lavori a tempo peno ed impegnativi hanno reso le occasioni da passare insieme poche, sebbene sempre di qualità.
Approfittando di questo tempo e trasformando l’impossibilità di viaggiare in opportunità, il 19 Luglio siamo andati a cena in quella che è diventata la location del nostro matrimonio. Un ristorante stellato immerso nel verde di una delle isole più piccole della laguna veneziana. Cibo e vino divini, un vigneto immerso nel silenzio e nella storia della Venezia primitiva.
Gli spazi e la logistica per raggiungere il ristorante imponevano un numero di invitati limitato, aspetto questo che ha assecondato quella che era già la nostra volontà di festeggiare con pochissimi intimi, all’insegna dell’eleganza e della sobrietà, valori per noi imprescindibili.
Il 25 Agosto tra mille paure generate dalle restrizioni e dall’incertezza economica che la pandemia continuava a creare abbiamo messo in moto la macchina organizzativa.
Come per la scelta della casa, dell’arredamento e di qualunque altra cosa importante ci siamo confrontati con estrema sincerità e trasparenza trovando quindi con facilità un punto d’incontro.
Partendo sempre da quella famosa sensazione provata dieci anni fa abbiamo superato le critiche di chi avrebbe preferito un matrimonio più tradizionale, abbiamo combattuto l’ansia da prestazione che bussava alla nostra porta ogni volta che arrivavamo alla scelta di qualche dettaglio ma soprattutto vinciamo ogni giorno contro la paura che il nostro giorno più bello possa essere rovinato da cause esterne. In fin dei conti quel che conta è l’amore, quel sentimento così profondo e delicato che non può essere chiuso in un cassetto o essere messo in stand-by per colpa di una mascherina.
A tutti gli sposi del 2021 un augurio speciale di felicità a dispetto di tutto e tutti. Siate coraggiosi e non mettete limiti al vostro amore.