Carissime sposine, buongiorno!
Oggi ho fatto una piccola ricerca sul mio dolcetto preferito: i confetti! Ho appreso che l'Italia può essere definita la “patria” del confetto, che esistono in Italia almeno due musei del confetto (meta di prossimi viaggi) e che una delle mandorle più pregiate usate per i confetti, proviene da Avola (tra Ragusa e Siracusa), ed ecco spiegata la mia fissazione con i confetti!
Sono lo spasso di amici e parenti con questa mia golosità, quando si parla di confetti io sono sempre in mezzo e… guai a lasciare qualche sacchettino in giro, perché in breve “magicamente” i confetti spariscono.
Ebbene ecco quanto ho trovato.
Diverse fonti indicano che già i ricchi romani erano soliti offrire dei “confetti” ai loro invitati, anche se per il confetto che intendiamo noi bisognerà aspettare fino al 1500. Fu nella città di Sulmona, ancora oggi famosissima per i suo confetti, che venne teorizzata e messa in pratica la tecnica della “confettura”, da allora divenne consuetudine tra le famiglie più agiate, dato che comunque il loro prezzo era molto alto, offrire i confetti agli ospiti al termine di ogni grande pranzo.
Altre fonti invece attribuiscono al mondo arabo la nascita del confetto. Qui, infatti, si ricoprivano le pasticche per i bambini con dello zucchero, in modo da renderne più gustosa l’assunzione.
La storia più bella che ho trovato, che diventerà la MIA STORIA DEI CONFETTI, è quella di un invitato a un matrimonio che racconta di un Sacerdote che, durante il rito, ha fatto portare all'altare mandorle pelate e fichi, spiegando che nella cultura ebraica pre-cristiana era usanza che le madri degli sposi portassero questi due alimenti al celebrante, il quale infilava una mandorla dentro il fico e metteva questo dolciume in bocca agli sposi. La mandorla stava a significare il lato amaro e duro della vita di coppia, i fichi le cose belle e dolci, e la loro unione era simbolo di come una coppia, unita ed insieme, può sopportare e vincere tutto. Il gusto dolce-amaro della mandorla è il simbolo della vita. La glassa significa la speranza che il dolce supererà l’amaro nella vita dei neo-sposi. Nel corso dei secoli il fico è stato sostituito prima dal miele, e quindi dallo zucchero, diventando il confetto moderno.
IL NUMERO DEI CONFETTI
I confetti devono sempre essere donati in numero dispari, a simboleggiare l'indivisibilità della coppia. Di solito s ene regalano cinque a simboleggaiare salute, ricchezza, felicità, fertilità, longevità, tutti auguri per gli sposini.
Ed ecco il colore dei confetti in base all'evento che si festeggia:
Altri colori di confetti si usano così:
Azzurro: per celebrare la nascita e il battesimo di un bambino
Rosa: per celebrare la nascita e il battesimo di una bambina
Colorati: per celebrare un compleanno
Bianco: per celebrare un sacramento ( prima confessione, prima comunione, cresima, matrimonio)
Verde: per celebrare un fidanzamento e la parola(promessa) in comune
Rosso: per celebrare una laurea
E infine… qualche curiosità!
I confetti e gli sposiLa tradizione vuole che durante la cerimonia nuziale i confetti vengano distribuiti dalla sposa, la quale li dovrà prendere con un grande cucchiaio in argento da un contenitore, anch'esso in argento, che le porgerà lo sposo durante il giro tra i tavoli. Napoleone e gli archi fatti di confetti:
Nel 1806 Napoleone Bonaparte entrò a Verdun, città francese dedita alla confetteria, per l'occasione furono costruiti tre archi di trionfo fatti di confetti bianchi, sotto i quali Bonaparte passò, a simboleggiare l'importanza dell'evento. Il confetto e la "sciarra"
Il lancio dei confetti all'uscita della chiesa è detto "sciarra" (che in Sicilia vuol dire “rissa”), poiché i ragazzi accorrevano a raccogliere i confetti facendo confusione.