Crisi

Mi dispiace tanto per la situazione nella quale ti trovi e spero tu possa trovare la soluzione migliore in questo momento per te.
Ci tenevo a dirti che il senso di colpa è un sentimento che deve essere presente solo nel momento in cui fai qualcosa con cattive intenzioni ovvero quelle di ferire e/o danneggiare l’altro, dato che non mi sembra il caso da come l’hai descritto spero che tu possa cambiare la tua prospettiva.
Come inizio direi non male, la domanda che mi sento di farti è sei sicura di voler passare il resto della tua vita con una persona così? La problematica è sorta solo ora nei 6 anni o i vincoli sono sempre stati un problema?Credo che in tutte le relazioni la comunicazione sia alla base, ma non mi pare che tu abbia spazio di espressione… a seguire ci stanno i compromessi ma da come la descrivi sembra o bianco o nero… ma nella vita non funziona proprio così.Prova, per quanto difficile, a vederla da un punto di vista diverso, come se “una tua cara amica si trovasse in questa situazione” cosa le consiglieresti?Spero che tu faccia la scelta che ti rende più felice 🙂

Visualizza messaggio citato Grazie, Effie, per questa tua ulteriore riflessione. Buon pomeriggio. A presto

Visualizza messaggio citato Anche a mio avviso. Mio malgrado, lui dice che gli devo dimostrare concretamente di amarlo sposandolo senza convivere e essendo disposta a concepire fin da subito. Grazie per la tua risposta

Visualizza messaggio citato Grazie :-)

Visualizza messaggio citato Grazie di cuore, Lara. Hai colto sfumature molto profonde e assolutamente coerenti con la mia sensazione di sentirmi manipolata, certamente non volontariamente dal mio fidanzato, tuttavia ricatti morali, colpevolizzazione, accuse di essere peccatrice sono ricorrenti. Credo siano appunto dovute a convinzioni e credenze religiose valutate come più importanti rispetto a dei miei bisogni. Grazie di cuore

Ciao Eleonora! Mi dispiace per questa situazione al limite! Da quello che leggo mi sembra che abbiate dei valori profondamente diversi e penso che uno dei presupposti su cui fondare una relazione sana sia una comunanza di valori fondanti, non per forza entrambe le persone devono essere religiose o non religiose ma sarebbe importante rispettare l'altro e vivere le proprie credenze nel modo che meno in assoluto impatti la vita dell'altra persona se tale aspetto non è condiviso... per questo è piu difficile quando ci sono questi problemi perchè la volontà di venirsi in contro e scendere a compromessi potrebbe non esserci o essere limitata dalle credenze che assumono un ruolo prioritario rispetto a ciò che si farebbe in assenza di queste credenze... sei disposta a trascorrere una vita dettata dalle credenze di un'altra persona che anche involontariamente imporrà dei paletti che per te possono non avere senso? Se ci pensi questa è alla base della manipolazione, è così che ci si insinua nell'inconscio altrui, con i sensi di colpa, con i ricatti emotivi, con ansia e pressione... devi almeno essere consapevole che questo esiste e soprattutto quando le religioni diventano più "integraliste" entrano esattamente in questa dinamica... la vita è una e non ne abbiamo altre per provare ad essere felici e a fare ciò che è meglio per noi, fai le tue riflessioni e cerca di essere forte, troverai una strada!!

Se c'è un errore, è a carico di entrambi, non può essere interamente tuo o suo. I fidanzamenti si fanno sempre in due!

Visualizza messaggio citato Stavo per scrivere la stessa cosa! 🫣 Un figlio entro sei mesi, e se non arriva che fa? Ti ripudia? Scusami tanto ma queste cose nel 2024 non si possono sentire..non è che per fare un figlio basta deciderlo purtroppo! mi dispiace molto per la tua situazione.. devi fare un esame di coscienza e capire se sei pronta ad accettare queste imposizioni, perché tali sono. Una relazione è fatta di compromessi e di venirsi incontro.

Visualizza messaggio citato Assolutamente metti al bando i sensi di colpa, non hai nessuna ragione per sentirti in difetto in questa situazione. Tra l’altro concepire un figlio non è una passeggiata, e te lo dico da tua coetanea, ci possono volere anni o non riuscirci mai…ammesso tra l’altro che sia un tuo desiderio e che tu ti senta pronta! Se un figlio non dovesse arrivare? Ulteriori motivi per farti sentire in colpa?
Mi dispiace molto dirlo, ma forse dovresti iniziare a ragionare sulla qualità di vita cui andresti incontro con un matrimonio di questo tipo. E’ ciò che vuoi? Non farti mettere alle strette, è della tua felicità che si sta parlando!

Visualizza messaggio citato Si, mio malgrado, lo amo ma sento anche io inquietudine per queste modalità al netto di tanti altri begli aspetti.

Visualizza messaggio citato Grazie di cuore, Effie. Le tue riflessioni sono prospettive di respiro per me che leniscono alcuni sensi di colpa che mi arrivano. Ulteriori paletti sono la richiesta da parte sua di concepire un figlio entro i primi sei mesi di matrimonio ecc...

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Io vedo solo e solamente red flag, red flag OVUNQUE.

So che il pensiero di restare da sola spaventa, e che comunque lo ami, ma io veramente mi sento spaventata per te. mi fanno rabbrividire tutte queste imposizioni.

Visualizza messaggio citato Grazie, Erica, per il tempo che mi hai dedicato e le tue parole. Mi pare di sbagliare e sono assalita da tanti sensi di colpa ma, ogni giorno, c'è una richiesta nuova da parte sua compresa quella di avere un figlio entro i primi sei mesi di matrimonio e tutte queste prescrizioni mi spaventano.

Il matrimonio deve essere un percorso da fare in comune, non una persona che va dall'altra e basta. Lui avrà le sue convinzioni religiose, ma te fai questa richiesta non per capriccio, ma per cose orrende che ti sono successe in passato. (oltretutto sarebbe stata una richiesta più che legittima a prescindere da tutto)

Mi spiace ma io non vedo un grande futuro con lui, così intransigente e poco propenso al compromesso.

Il tuo fidanzato dimostra una rigidità che sinceramente a me spaventerebbe. Il progetto di una vita insieme, come convivenza o matrimonio, dovrebbe essere condiviso e semmai mediato tra le due parti se si hanno opinioni discordanti. Non hai chiesto la luna, ma solo alcune settimane di adattamento per sentirti più sicura!
“O mi sposi senza convivenza o ti lascio” è un ricatto emotivo vero e proprio, perché santa religione ma non si può lasciare una persona con cui si è disposti a passare tutta la vita insieme solo perché non accetta totalmente le proprie condizioni.
Oggi è questo, domani cosa sarà? Quanto saranno impattanti nella vita matrimoniale le sue convinzioni religiose? Tra l’altro che lui non ammetta separazioni è assurdo, perché in Italia è assolutamente sacrosanto e legale. Non so, per me queste sarebbero tutte red flags, ma io non sono credente e non avrei mai potuto dividere la vita con qualcuno non disposto a vivere in modo “laico”.

Visualizza messaggio citato Grazie di cuore, Sara

Visualizza messaggio citato Grazie di cuore, Elisa

Secondo me qui non c'è un "chi ha torto e chi ragione". Lui ha delle convinzioni religiose a cui è saldamente attaccato. È una cosa che fa parte di lui e, penso, tu ne sia stata sempre a conoscenza. In questi casi o si accetta la persona così com'è o la si lascia andare. Io sono come te, preferirei la convivenza prima del matrimonio (e infatti conviviamo da più di 6 anni e abbiamo anche un bimbo), ma come lui non può (e non deve) cambiare le tue idee, tu non puoi fare altrettanto con lui.

Visualizza messaggio citato Ritiene che lui vada benissimo così come è e che non sia necessario per lui attuare compromessi o mediazioni su questo aspetto. Grazie per la tua risposta

É vero che in amore non bisogna cambiare e cambiare l'altra persona però è anche che si cresce insieme e ciò comporta dei cambiamenti e o dei miglioramenti. Quello che percepisco è un'imposizione da parte sua che sei obbligata ad accettare.
Scendere ad un compromesso? La vita di coppia è fatta anche di questo.