Differenza matrimonio-convivenza

Molte persone convivono e poi si sposano perché prima non hanno disponibilità economica... Altre invece perché si sentono pronte solo dopo un bel periodo " di rodaggio " diciamo così... Io convivo da 5 anni e alla fine abbiamo deciso ora perché era il momento più opportuno sia per la prima ragione che per la seconda ( senza contare che mio babbo ha detto "prima di fare figli dovete sposarvi") io lo vedo più come il momento più bello per una coppia!! La celebrazione del loro amore

Ah ah ah Eli......hai ragione.......

Da un punto di vista pratico, non penso cambi nulla, ma da un punto di vista "sentimentale" cambia tutto, soprattutto se sei credente. Oltre al fatto che sei più tutelata e hai dei diritti che le coppie conviventi non hanno.

Visualizza messaggio citato

Noi conviviamo da 2 anni, il nostro terzo anno sarà l'ultimo perché poi diventeremo marito e moglie. Forse ad effetti pratici nn cambia nulla ma è un impegno che si decide di prendere nei confronti dell'altro. È la voglia di costruire qualcosa di solido, di duraturo, è un passo che devi sentire di fare -a noi è venuto spontaneamente, nessuno aveva pensato mai al matrimonio prima di incontrarsi- è qualcosa che vogliamo fare per noi, per essere una famiglia -come già ci sentiamo d'altronde-

Visualizza messaggio citato

Visualizza messaggio citato

anche io la vedo in questo modo!

bello!

Credo sia solo una questione mentale,nella pratica non cambierà molto...noi non conviviamo e alcuni ci hanno detto che eravamo folli a non "provare la convivenza",che poi dire di provare la convivenza è come dire di provare le scarpe nuove prima di usarle(questo è solo un mio pensiero personale) ,devo dire però che sono stati davvero pochi e solo chi non ci conosce lo ha detto.

Siamo assolutamente certi che tutto andrà benissimo perchè per noi non è solo una firma,è dire al mondo che noi ci amiamo e ci amiamo a tal punto da certificare che stiamo insieme e vogliamo stare insieme per sempre.

Forse siamo solo dei sognatori,ma noi ci crediamo fino in fondo :

Ciao! Io ho convissuto per quasi 4 anni prima di sposarmi. Praticamente parlando tra convivenza e matrimonio non cambia nulla (se non si considerano i diritti acquisiti a seguito di quella famosa firma in comune).

Però psicologicamente non è la stessa cosa. Un conto è convivere perchè si sta bene insieme, un conto è dire al mondo che si vuole passare tutta la vita assieme.

I figli sono tutelati, il problema sorge qnd ci sono degli ex...tipo se il mio fm e io comprassimo una casa (ahahah, barzelletta!) e dovesse succedere qualcosa a me, e poi anche al mio fm, se non mi sbaglio lei rientra ancora nella linea ereditaria, quindi toglierebbe un qualcosa ai nostri figli.ma nel caso in cui non si abbia niente, matrimonio o non matrimonio i figli sono tutelati.

Secondo me la convivenza è molto diversa dal matrimonio. E' vero, come molte di voi dicono, che "nella pratica non cambia molto", ma io ritengo ci sia una differenza fondamentale: col il matrimonio ci si impegna (se religioso, anche con Dio) a realizzare assieme un progetto di vita, nella consapevolezza che quella che si va a formare è una famiglia (anche in due!). La convivenza, invece, non presuppone alla base un impegno reciproco, che può comunque esserci, per carità, ma anche no (del tipo, se sto bene ok sennò me ne vado). In questo modo si dà la prevalenza allo star bene personale e non ad un impegno che ci si è presi per dar vita ad una famiglia. Anche la promessa di fronte alla comunità è importante: la famiglia deve esserlo anche nella comunità, nella società, non deve chiudersi in sè.

Tutto ciò, dal punto di vista religioso. Dal punto di vista meramente civile, con il matrimonio lo Stato italiano riconosce un nucleo familiare che prima non risultava e per questo entrambi i coniugi vengono assoggettati ad un regime patrimoniale particolare, assumono doveri e diritti. Solo col matrimonio lo Stato tutela la famiglia e i suoi componenti, senza no, ma solo per il semplice fatto che ovviamente prima deve riconoscere un soggetto giuridico, poi può accordargli una tutela! Come fa a tutelare due fidanzati se non c'è nessun registro da cui si può riconoscere che sono assieme?? La tutela va accordata solo se si sa con certezza quali sono i nuclei familiari.

Sinceramente noi siamo andati a convivere un anno fa, a marzo ci siamo sposati in comune e a settembre ci sposeremo in CHiesa.... Lo amo come lo amavo prima della convivenza e prima del matrimonio!! non è la firma che lega due persone ma l'amore che provano l'un l'altra!

Io non posso immaginare perchè la gente non voglia sposarsi. Diciamo che visto da fuori è questione di 'sensazioni'... poi ogni coppia sa i propri motivi e certo non deve spiegarli altri altri Però penso anche che se non vuoi celebrare puoi almeno metterla quella cavolo di firma ehehe se non per la coppia almeno per i figli. Ma spero che oggi come oggi (non mi sono informata al riguardo) siano tutelati anche loro a prescindere dal matrimonio!

Una volta la pensavo anch'io così...ma alla fine credo che esistano persone per le quali il matrimonio è davvero giusto una firma, e prendono comunque un impegno, ma senza voler fare celebrazioni che per loro non hanno un significato vero e proprio.nel senso che dici tu invece , proprio di gente che fa fatica ad impegnarsi...no, nemmeno io ce la farei

Visualizza messaggio citato

Condivido quasi tutto...anche il mio fm è divorziato ed è proprio lui ad insistere nel volersi sposare.il matrimonio per noi non sarà una semplice firma, ma la testimonianza del nostro amore.l'unica cosa su cui non sono d'accordo è il fatto della "porta aperta"...anche se non siamo ancora sposati, per noi è come se lo fossimo già.quel giorno semplicemente festeggeremo il nostro amore.ma non cambierà niente

Anche io e il mio fm conviviamo ...da poco...ma il nostro obiettevo era qll di sposarci...il matrimonio è il conoramento di un sogno, è l'unione di due persone che per amore promettono di non separarsi mai....alla fine nn c'è differenza dalla convivenza perchè se ci si ama, ci sia ama anche senza essere sposati...però una coppia che decide di sposarsi è veramente convinto di poter stare con l'altro per sempre...

Per noi il matrimonio è la naturale conseguenza della convivenza. Ci sposiamo perchè vogliamo confermare questa unione, renderla ufficiale, prometterci una vita insieme legata non dalla firma in se ma dalla reciproca intenzione di costruire una famiglia insieme. La sola convivenza lascia quella 'porta aperta' che in qualsiasi momento si potrebbe attraversare. Il matrimonio è l'impegno, la scelta per la vita.

Nella pratica hai ragione, non cambia molto, forse nulla. Ma con la testa e col cuore da una serenità, una sicurezza, una pace che solo una promessa come il matrimonio ti può dare.

Poi i tempi dipendono dalla situazione economica, pratica, dall'età... il mio fm ha fatto passare solo un anno di convivenza prima di chiedermi di sposarlo. Ma dice che dopo un divorzio ora sa bene cosa vuole dalla vita

Ti rispondo con una delle poesie che abbiamo inserito nel nostro libretto messa:

Sul matrimonio

Il matrimonio è più del vostro amore reciproco.
ha maggiore dignità e maggior potere.
Finché siete solo voi ad amarvi, il vostro sguardo
si limita nel riquadro isolato della vostra coppia.
Entrando nel matrimonio siete invece un anello
della catena di generazioni che Dio fa andare e venire
e chiama al suo regno.
Nel vostro sentimento godete solo il cielo privato della vostra felicità.
Nel matrimonio, invece, venite collocati attivamente nel mondo e ne divenite responsabili.
Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli.
Il matrimonio, invece, è un’investitura e un ufficio.
Per fare un re non basta che lui ne abbia voglia,
occorre che gli riconoscano l’incarico di regnare.
Così non è la voglia di amarvi, che vi stabilisce come strumento della vita.
E’ il matrimonio che ve ne rende atti.
Non è il vostro amore che sostiene il matrimonio,
è il matrimonio che d’ora in poi,
porta sulle spalle il vostro amore.
Dio vi unisce in matrimonio, non lo fate voi, è Dio che lo fa.
Dio protegge la vostra unità indissolubile di fronte
ad ogni pericolo che la minaccia dall’interno e dall’esterno.
Dio è il garante dell’indissolubilità.
E’ una gioiosa certezza sapere che nessuna potenza terrena,
nessuna tentazione, nessuna debolezza
potranno sciogliere ciò che Dio ha unito.
(di Bonhoeffer , lettera a due sposi)

Allora, ti parlo in base alla mia esperienza, poi naturalmente ognuno ha un suo perché... Noi conviviamo da poco più di tre anni e già volevamo sposarci dopo un anno di convivenza ma un trasferimento di lavoro ha cambiato tutti i piani e eccoci qua... Noi non ci sposiamo per la firma o per i diritti. C sposiamo perché ci crediamo. Crediamo l'uno nell'altra e nella nostra storia. Crediamo che possiamo farcela, in ogni situazione. Ci speriamo almeno! :-p cmq posso dirti che da qnd abbiamo fissato una data qlc è cambiato, in meglio. Più partecipi e vicini, anche lo spirito con cui si convive è cambiato. È come se dentro si accendesse qlc di diverso che prima non c'era. Non so spiegarlo altrimenti, ma a livello di sensazioni secondo me il matrimonio è molto diverso. Oltre che doveri e diritti, da sposati si vive la relazione in maniera più autonoma (dalle persone esterne che prima si intromettevano), riflessiva e con condivisione, maggiore rispetto che nella convivenza.. Almeno qst è come la penso io... ;-)

E si certo,se una persona ci tiene al rito religioso la pensa diversa da come la vedo io,esatto,comunque in tutti e due i casi è sempre bello un matrimonio,un giorno felice che però finisce in fretta,io tra una settimana faccio il primoanniversario e si sono contenta ma un po sono triste perchè dico cavoli è già passato a quest'ora l'anno scorso ero in trepida attesa.....fffffffffffffffff.....lo rifarei sempre quel giorno bella giornata!

vero! è quello che cercavo di far capire al mio ragazzo! questi uomini sono troppo razionali!

se uno non tiene al matrimonio religioso è come dici tu! xke alla fine quello che cambia è solo la firma e i diritti.. Xo per uno religioso il significato cambia un tantino anche se in sostanza la vita di coppia rimane sempre la stessa! :*

Allora noi convivemo da 3 anni quando ci siamo sposati ed io non volevo prorio saperne di matrimonio finchè ad un certo punto ho iniziato a sentire che mancava qualcosa e quel qualcosa era prorio il rendere legale quel rapporto tanto speciale sia davanti a Dio che davanti al mondo,nella vita quotidiana a livello pratico non cambia molto ma dentro qualcosa cambia,il matrimonio è molto piu' di una semplice firma a mio avviso!

concordo pienamente!

Noi coppia di conviventi da 7 anni abbiamo ci siamo sposati l'anno scorso ma per sola burocrazia!perchè purtroppo e coppie di fatto non sono tutelate,però dopo anni di convivenza per me non cambia nulla adesso che siamo sposati,si certo ilmatrimonio è un impegno ma anche la convivenza lo è perchè poi le cose che devi pagare e che fai sono le stesse che uno fa quando è sposato,per noi ,ripeto non è cambiato nulla!

ci siamo sposati in civile perchè la funzione religiosa non ci interessava,e poi perchè basta la firma in comune,per noi si il matri alla fine è solo una firma,ci si sente sposati anche convivendo

Io non convivo e sono una di quelle che non vede il matrimonio come una semplice "firma" o un contratto. Il matrimonio è un impegno,è amore,è responsabilità. Col matrimonio acquisisci dei diritti e dei doveri che prima non avevi. Il matrimonio è finchè morte non vi separi, con la convivenza tutto può finire da un giorno all'altro,non hai nessun dovere verso l'altra persona

Ciao Rosa! io sono una di quelle che convive con fm da 3 anni..e la mia esperienza mi insegna che si la convivenza è molto uguale al matrimonio ..ma ti da modo di conoscere in tutto e per tutto il compagno che hai accanto. Arrivi alla decisione del matrimonio quando sai che per completare la vostra affinità vi manca quella firma e,almeno per quanto riguarda noi,farsi una promessa davanti a Dio e giurarsi amore eterno!

Noi crediamo fermamente nel matrimonio cristiano,abbiamo aspettato per due motivi principalmente.

1. Lui aspettava il divorzio (sposato in comune)

2. Questione economica..