Ci saremmo dovuti sposare il 17 maggio ma ovviamente lo abbiamo dovuto rimandare. Se tutto va bene a luglio mettiamo la firma in comune e ad ottobre dovremmo fare la festa, dove indosseremo i vestiti, faremmo un rito simbolico e via discorrendo. Ma mi è passata la voglia. Anche perché, se a giugno aprono i ristoranti non è detto che apriranno le sale intrattenimento, e considerato che la maggior parte degli invitati hanno bimbi piccoli e un'altra buona parte sono anziani non verrebbe quasi nessuno. Allora il mio fidanzato ha detto "in caso facciamo la festa l'anno dopo". E che senso ha? Mi dovrei mettere il vestito per fare una pagliacciata? Quindi gli ho detto che se riusciamo a fare tutto entro ottobre va "bene", altrimenti prendo il vestito e lo vendo che tanto non ha senso.
Che poi non è nemmeno sicuro che possiamo scendere a luglio perché siamo all'estero e Conte non ha nemmeno accennato alla riapertura degli aeroporti.
Scusate lo sfogo, ma davvero mollerei tutto.
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