Ciao a tutte,
premesso che non è una mia priorità, ultimamente sto pensando sempre più spesso di sposarmi finalmente con il mio compagno, sia per questioni meramente "pratiche" che "romantiche", dopo 16 anni insieme e 2 figlie.
A me però l'idea della cerimonia tradizionale proprio non piace, non condivido nulla di tutto il "contorno" che ci sta dietro e va contro alcuni miei valori fondamentali (pur non avendo nulla ovviamente contro le coppie che si sposano invece così, anzi mi piace partecipare ai loro matrimoni, semplicemente non la sento mia come cosa.)
Così ho proposto al mio compagno di andare noi due in comune a sposarci, trovando due testimoni "a caso" e poi farci una cena in un posto molto bello noi due e la settimana successiva organizzare un pranzo con i genitori e i parenti più stretti e poi con gli amici (quindi una ventina di persone al massimo) per comunicare la notizia.
Il fatto di dire tutto a cose fatto secondo me è un passaggio obbligatorio, perché conoscendo mia mamma e mio suocero non accetterebbero mai, si metterebbero in mezzo (mia mamma) o si offenderebbero (mio suocero). A cose fatte potranno anche offendersi ma ormai è andata così!
Però ecco il mio compagno dice che non si può, che non è giusto ecc... pur non desiderando nemmeno lui il matrimonio in festa. O meglio, forse gli piacerebbe anche ma se mi occupassi di tutto io, cosa che non ho assolutamente intenzione di fare per i motivi che ho detto prima.
Ora non so se mai uno dei due cederà alle ragioni dell'altro, mi dispiacerebbe comunque non compiere prima o poi quel passo, ma secondo voi sono davvero così assurde le mie ragioni?