Sono ormai diversi mesi che in questo forum leggo un'infinità di battibecchi tra spose che hanno deciso di rimandare al 2021 e spose che invece hanno scelto di restare nel 2020. Io stessa sono stata vittima di battutine sarcastiche soltanto per aver detto di non sentirmi sicura e tranquilla nell'andare ad un matrimonio a settembre.
Ora, quel che io penso è che chi ha deciso di rimandare al 2021 non abbia tolto niente a chi ha scelto di non farlo (e viceversa, ovviamente).
Ma, ogni scelta, ha delle conseguenze e di queste ci si prendono le responsabilità. Rimandando, io mi sono presa la responsabilità di aspettare un altro anno, di avere comunque il rischio di aver "sprecato" un anno aspettando il prossimo quando magari la situazione sarà tale e quale ad oggi. Chi ha scelto di non rimandare deve accettare come conseguenza la possibile paura degli invitati. E no, non parlo della paura usata come scusa da chi già magari non voleva venire al matrimonio e ha colto il COVID come occasione per dare buca, mentre nel frattempo frequenta luoghi affollati e feste varie. Parlo di persone che magari hanno motivo di aver paura e sacrosanto diritto di proteggersi da situazioni potenzialmente a rischio perché magari hanno perso delle persone per questa malattia, perché magari sono immunodepresse e a rischio, perché magari hanno persone care e vicine con problemi di salute. Le notizie di focolai ad eventi come matrimoni e funerali purtroppo ci sono state, quindi non si tratta di fantascienza, ma è ovvio che si possa rischiare anche andando al supermercato o da qualsiasi altra parte e quindi, E QUI PARLO PER ME VISTO CHE QUI SI RISCHIA IL LINCIAGGIO, esattamente come mi proteggo andando pochissimo al supermercato (e sempre con la mascherina) scelgo di fare la stessa cosa ad un matrimonio dove le uniche persone che conosco sono il mio compagno e sua madre.
In questa situazione noi sposine dovremmo quanto più possibile farci forza l'una con l'altra e non attaccare le altre sposine con sarcasmo. Io sono la prima ad ammirare chi ha scelto di credere in questo anno e sono felice per loro che lo hanno fatto. Non mi permetto di giudicare nessuna scelta. Ogni coppia ha deciso in base ad esigenze, possibilità e priorità soggettive e diverse.
Tutte siamo state colpite in un modo o nell'altro. E proprio per questo tutte dovremo spalleggiarci l'una con l'altra, non farci la guerra.