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Lorenne
Sposa TOP Luglio 2013 Genova

Un vostro commento su questa lettura

Lorenne, il 22 Novembre 2013 alle 16:45 Pubblicato in Cerimonia nuziale 0 17

Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini


Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, Siate sotto-messi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.


E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.


E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla paro, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.


Così anche i mariti hanno dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.

Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.

L'ho letta anni fa ad un matrimonio di amici. Voi la scegliereste? A me non sono piaciute molto le frasi che ho messo in neretto.

17 Risposte

Ultime attività da Nancyna, il 27 Novembre 2013 alle 20:25
  • N
    Sposa Precisa Luglio 2014 Messina
    Nancyna ·
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    Brava!!! Concordo...!

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  • Arianna
    Sposa Saggia Novembre 2014 Bergamo
    Arianna ·
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    Premesso che ogni brano della Bibbia è a se stante per quanto riguarda l'interpretazione!A me era già capitato sott'occhio,non l'avrei scelto allora e non lo sceglierei nemmeno ora!Può avere tutti i significati del mondo ma per me resta un brano di maschilismo puro!

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  • Tiziana
    Sposa TOP Ottobre 2014 Napoli
    Tiziana ·
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    Quoto

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  • Silvia
    Sposa Master Settembre 2012 Verona
    Silvia ·
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    Brava Caterina quoto quanto hai scritto

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  • Silvia
    Sposa Master Settembre 2012 Verona
    Silvia ·
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    A.mio parere è molto bella..non l'abbiamo scelta perché ce ne piacevano di più delle altre ad ogni modo credo che l'ambiguità del brano stia nel fatto che la traduzione in italiano perde molto del suo senso originario. ..bisognerebbe poterlo leggere nella.lingua in cui fu scritto per coglierne il vero significato...ecco perché a mio avviso una lettura individuale della Bibbia talvolta è "pericolosa"

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  • Alessandra
    Sposa Master Giugno 2015 Palermo
    Alessandra ·
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    I brani della Bibbia non sono di facile interpretazione...

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  • Alessandra
    Sposa Master Giugno 2015 Palermo
    Alessandra ·
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    VI INVITO A LEGGERE....

    21 Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo), 22 le donne ai loro mariti come al Signore, 23 perché è l'uomo il capo della donna, come anche Cristo è il capo della Chiesa, egli il salvatore del suo corpo. 24 Dunque, come la Chiesa è soggetta a Cristo, così devono esserlo le mogli ai loro mariti in tutto.

    Le donne devono essere sottomesse ai loro uomini come al Signore. Nella nostra lingua, il “come” ha un valore piuttosto comparativo; un valore causale l'avrebbe un “in quanto al Signore”. La parola greca, invece, assomma in sé i due significati ed ha qui soprattutto il valore causale, è l'applicazione dell'affermazione precedente “nel timore di Cristo”. “Perché è l'uomo il capo della donna, come anche Cristo è il capo della Chiesa, egli il salvatore del suo corpo”. Il matrimonio è dunque chiamato a riprodurre il rapporto di Cristo con la sua Chiesa, e come Cristo è il capo della Chiesa, tale deve essere l'uomo per la donna. La parola “capo” esprime soprattutto la posizione di signore e padrone: naturalmente Cristo, come capo della Chiesa, è per lei molto di più di ciò, è fonte della sua vita, motivo e fine della sua crescita - ciò che non può certo dirsi dell'uomo nei confronti della donna. Fin dal principio Paolo vuol togliere ogni duro autoritarismo dalla posizione di comando dell'uomo, ed escludere ogni possibile inflessibilità o abuso egoistico. Ecco perché aggiunge la frase, qui piuttosto sorprendente, “Cristo, il salvatore del suo corpo”: la posizione di comando dell'uomo deve essere tutta indirizzata alla “salvezza” della moglie, come fa Cristo nei confronti della Chiesa. Così vede Paolo il rapporto dalla parte dell'uomo; ripete poi lo stesso pensiero visto dalla parte della donna: “Come la Chiesa è soggetta a Cristo, così devono esserlo le mogli ai loro mariti in tutto”. Formulando il principio sotto i due aspetti, viene escluso senz'altro ogni malinteso: all'uomo l'apostolo assegna la parte direttiva e di guida del matrimonio, alla donna quella subordinata; e ciò vale “in tutto”, cioè nello svolgersi di tutta la vita. La novità sta nella visione religiosa: le due parti vengono esortate a vivere nell'ordine detto, partendo dalla fede: dall'esempio di Cristo, l'uomo deve dedurre che la sua funzione direttiva è un condurre alla salvezza; e la donna deve esercitare l'obbedienza, la sottomissione, come un servizio, prestato a Cristo stesso. In tutto ciò possiamo scorgere una verità cristiana di valore perenne: la vita in comune nel matrimonio viene pensata religiosamente come frutto della fede e della vita di grazia. Ma l'immagine dei rapporti tra gli sposi che Paolo aveva davanti a sé; era quella del suo tempo, con la posizione di inferiorità di solito assegnata dal mondo antico alla donna. Proprio allora, cominciava appena a farsi strada una valutazione diversa della donna, che almeno nei principi la equiparava all'uomo. Nel pensiero di Gesù le cose si presentavano chiare: già dal tempo della creazione uomo e donna sono perfettamente uguali nella loro essenza e nel loro valore; ma il suo insegnamento non era ancora penetrato nella vita pratica al tempo degli apostoli. Che Paolo stesso, però, si trovi sulla linea di questo pensiero, lo mostrano le righe seguenti.

    25 Voi, uomini, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e per essa ha dato se stesso,26 per santificarla purificandola con lavacro dell'acqua nella parola 27 per farsela comparire innanzi, la Chiesa, gloriosa, senza macchia né ruga né alcunché di simile, perché invece sia santa e irreprensibile. Come Paolo ha fatto solo una raccomandazione alle donne, “siate sottomesse”, così pure per gli uomini ha una sola esortazione fondamentale che racchiude in sé tutto il resto: “amate le vostre mogli”. E di nuovo il modello è Cristo: “come anche Cristo ha amato la Chiesa e per essa ha dato se stesso”. Ma anche questo “come” ha probabilmente più di un semplice valore comparativo: l'agire di Cristo per la sua Chiesa deve essere anche il fondamento, la sorgente, dell'agire dell'uomo per la moglie: siccome Cristo ha sacrificato se stesso per amore della sua Chiesa - e il matrimonio è visto come rappresentazione del rapporto di Cristo con la Chiesa - per questo gli uomini devono amare le loro mogli, e mettere in atto l'amore anche da parte loro con dedizione pronta al sacrificio. Di solito come fine del sacrificio di Cristo sulla croce si indica la redenzione dal potere delle tenebre, la liberazione dal giudizio dell'ira di Dio, in breve, la remissione dei peccati (Gal 1,4). Qui, invece, viene accentuato fortemente il lato positivo di quest'opera redentiva, la santificazione, e precisamente non tanto la santificazione del singolo, ma piuttosto la santificazione della Chiesa nel suo insieme: essa avviene tramite il battesimo di membra sempre nuove, il che è allo stesso tempo purificazione e santificazione. L'espressione “lavacro dell'acqua nella parola” è probabilmente ciò che la teologia intende con “sacramento”: una “materia”, il lavacro dell'acqua, a cui si aggiunge, come “forma” che le dà significato, la parola, cioè la “formula battesimale”. “Nella parola” è un'espressione linguistica semitica che ha il valore di “insieme con”, “accompagnata da”. La santificazione trova poi una descrizione figurata: sulla croce Cristo ha offerto se stesso per la Chiesa, “per presentarla gloriosa innanzi a sé”. La parola “presentare” può essere compresa e tradotta quasi come espressione tecnica per il “condurre” a nozze la sposa; in questo senso Paolo la riferisce anche a se stesso dove si attribuisce la qualità di “accompagnatore alle nozze”, in quanto a Cristo conduce come una casta vergine “la Chiesa di Corinto” (2 Cor 11,12). Che un tal “presentare” presupponga un plasmare, un formare, un far bello e perfetto, risulta chiaro per esempio dal modo in cui Paolo nella lettera ai Colossesi parla del suo lavoro apostolico: esso è un “rendere ogni uomo perfetto in Cristo” (1,28). Nel nostro passo, però, viene messo in evidenza che è Cristo ad accompagnare la propria sposa, è “lui stesso” a condurre sposa “a se stesso” la Chiesa, tutta gloriosa: è lui che si prepara la sposa, e fa sì che essa sia “senza macchia, né ruga, né alcunché di simile, che sia invece santa e irreprensibile”. Ma in che senso la Chiesa è effettivamente così gloriosa e pura, così immacolata e fresca di giovinezza? Si pensa forse allo stato ultimo, alla Chiesa della fine dei tempi, tutta pura per le nozze eterne con l'Agnello? Niente affatto; nella misura in cui è il capolavoro del suo sposo, la Chiesa è già ora gloriosa e immacolata; e ciò che un giorno si renderà manifesto è proprio questa bellezza, che, pur essendo ora nascosta, già le appartiene. E ancora: Paolo pensa alla Chiesa come essa emerge permanentemente dal battesimo, nuova, splendida e pura. L'apostolo non vuol parlare ora di come essa si realizza a causa della debolezza degli uomini, perché quel che gli sta a cuore è l'intenzione della donazione di sé e dell'amore a Cristo.

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  • J
    Sposa Saggia Maggio 2014 Monza e Brianza
    Jessica ·
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    Non mi piace per nulla. La parola sottomissione a mio parere non deve essere contemplata nè per quanto riguarda il matrimonio nè per altro. Siamo tutti uguali.

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  • Federica
    Sposa Precisa Settembre 2014 Imperia
    Federica ·
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    Quoto...ma poi parla anche del corpo..la vedo quasi lussuriosa...e in un momento puro come il matrimonio mi urterebbe...

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  • Clara
    Sposa Master Giugno 2014 Ravenna
    Clara ·
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    Non la sceglierei...non mi piace!

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  • Caterina
    Sposa Abituale Agosto 2014 Vibo Valentia
    Caterina ·
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    ...è meravigliosa! io l'ho scelta per il mio matrimonio... parla del grande mistero del matrimonio e dell'amore vero!

    Non dice che "il marito deve sottomettere la moglie", ma "la moglie sia sottomessa al marito". E' una sottomissione volontaria, che non esalta il marito, ma esalta l'amore, perchè è nella natura dell'amore l'umiltà della sottomissione. Inoltre il riferimento a Cristo ("il marito ami la moglie come Cristo...") afferma che la sottomissione del marito alla moglie deve essere così radicale e profonda da essere disposto a dare la vita per lei, come Cristo ha dato la sua vita per la chiesa. Si tratta quindi di sottomissione vicendevole dettata dell'amore. Cristo stesso, Dio fatto uomo, si è sottomesso volontariamente a noi assumendo la nostra natura umana per darci la vita. Marito e moglie devono guardare a Lui per vivere tra di loro l'umiltà della sottomissione.

    La nostra mente è troppo piccola per questo mistero così grande! impariamo a leggere con il cuore...Gesù ci ama!

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  • Roberta
    Sposa Master Giugno 2014 Roma
    Roberta ·
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    Non mi piace x nulla. Non credo che sia questo il significato del matrimonio e non sarò mai sottomessa a mio marito.

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  • Fede
    Super Sposa Luglio 2014 Roma
    Fede ·
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    Ciao Lorenne,

    proprio ieri al supermercato il ragazzo che sta al banco del pane ha citato proprio la frase "E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto" dicendo come anche la Bibbia giustifichi la supremazia del genere maschile...non ti dico cosa gli ho risposto!

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  • A
    Sposa Precisa Settembre 2014 Catania
    Anita ·
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    Neanke a me piace ke razza di concetti trogloditi vengono espressi?! La donna sottomessa all'uomo? Mah

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  • S
    Super Sposa Gennaio 2014 Firenze
    Silvia ·
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    È una lettura controversa, che si presta ad erronee interpretazioni...meglio sceglierne un'altra, no?
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  • Teresa
    Sposa VIP Settembre 2013 Venezia
    Teresa ·
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    Al matrimonio di mia cugina una delle due letture era proprio questa, ma l'altra era molto simile, e devo dire che li per li mi hanno urtato perché le ho trovate fuori luogo, nel senso il significato del matrimonio è l'amore, non un freddo elenco dei doveri della donna e dei diritti dell'uomo!

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  • Lara
    Sposa VIP Settembre 2013 Bologna
    Lara ·
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    Assolutamente nooooo! Per i tuoi stessi motivi!! Smiley sad

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