Ciao ragazze, volevo condividere con voi la nostra assurda situazione.
Il nostro matrimonio era fissato per venerdì 5 giugno 2020 e si ostinano a dire che si può fare (anche se Conte ha espressamente vietato party, eventi ed assembramenti) e che se non accettiamo una data da loro proposta perdiamo la caparra.Premettendo che sul contratto è specificato che i nostri 2.000 euro sono stati versati per la data e per i servizi concordati, hanno prima cercato di rifilarci un weekend tra ottobre 2020 e marzo 2021 sostenendo che da lì in avanti “erano pieni”, poi proponendoci un infrasettimanale con maggiorazione (considerando che avevo scelto e pagato per un venerdì di giugno).
Poi “miracolosamente” hanno tirato fuori il contentino di qualche venerdì random totalmente inutile x noi. In più abbiamo scoperto da un’altra coppia che negli stessi identici giorni in cui a noi dicevano che non c’era posto, a loro hanno proposto e confermato un venerdì di maggio.Ora continuano a ribadire che se non ci vogliamo sposare in una delle date fornite da loro perdiamo la caparra, fingendo di aver fatto di tutto x accontentarci.. se x loro accontentarci significa mentire e prenderci in giro siamo a posto.Ma dico... stiamo scherzando?? È diventato un obbligo altrimenti si tengono i soldi?I prossimi mesi o l’anno prossimo ipoteticamente avremmo potuto trasferisci oppure aver in programma di cambiare casa, aver perso il lavoro oppure più semplicemente nelle loro date magari non ci sono gli altri fornitori o la chiesa libera ecc.Dovrei giustificarmi con loro?Se non sono disposti neanche a venirci incontro contrattando sulla somma da ridarci (anche se ci spetterebbe x intera escludendo la prova menu) significa che è solo una ripicca perché una struttura che dispone di hotel, ristorante e location di matrimoni è ridicolo che punti a tenersi 1000/2000 euro di una coppia di sposi.
Anche a voi è successo qualcosa di simile?
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