Rimandare: sicure che sia una buona idea?

Io alla fine ho spostato tutto di un anno. Non ho voluto sentire ragioni per una data infrasettimanale: lavoriamo, come lavorano la maggior parte degli invitati, ci sposiamo a Roma e veniamo dal Nord (quindi da calcolare spostamenti vari) e come noi, tanti sono gli invitati che vengono da varie parti d'Italia e dall'estero. Non è colpa nostra se è accaduta quest'emergenza, dovrebbe esserci sinergia tra noi futuri sposi e i fornitori con cui abbiamo firmato contratti. Loro dovrebbero avere più comprensione nei nostri confronti e non "imporre" o "decidere" per noi quando sposarci.

Sarà un bilancio negativo per loro, questo 2020, ma ricevono incentivi dal Governo (così dicono i media), possono stringere i denti, mentre noi? noi dobbiamo riprogrammare, far uscire altri soldi perché magari i costi cambiano di anno in anno, modificare vestiti se necessario.

Non avremo ferie, perché chi lavora in aziende o grandi società, han fatto bruciare tutte le ferie e in più cassa integrazione. Quindi il prossimo anno, dovremo centellinare quelle che si matureranno.

E' un discorso complesso, ma se posso dare un consiglio: che vogliate o meno rimandare al prossimo anno il vostro evento, fatelo battendovi per le vostre ragioni, affinché il vostro giorno sia il più bello e indimenticabile come lo avete sognato e progettato.

Ciao, io mi sarei dovuta sposare a Maggio e abbiamo deciso di rimandarlo al prossimo anno per una serie di motivi. Il punto è che anche se dovesse finire tutto a Giugno, sarebbe impensabile l'idea di tornare in maniera immediata alla normalità. Ad esempio, le aziende di bomboniere o quelle produttrici di abiti da spose sono state chiuse ed è impensabile che nel giro di poche settimane possano smaltire la mole di lavoro e ordini arretrati dopo essere state ferme per mesi. Oltre a questo si aggiunge anche il fattore economico, la situazione è davvero critica. Ieri sono stata in banca e c'era un ragazzo disperato che chiedeva di poter sospendere il mutuo per 12 mesi perchè non ce la faceva economicamente. Come questo ragazzo, possono esserci parenti o comunque invitati magari possessori di partite iva che dopo la chiusura forzata, alla riapertura si ritroveranno tantissimi arretrati da pagare (affitti, bollette, fornitori, stipendi dei dipendenti). Purtroppo la situazione non è semplice per nessuno e personalmente penso ci vorrà veramente tempo per tornare davvero alla normalità e per ristabilire un equilibrio. Per quanto io cerchi di essere ottimista, la mia indole mi porta anche ad essere razionale e realista. 😕

Sono completamente d accordo con te.. il male minore è tavoli piu piccoli per avere maggior distanza.. ma il resto no! sarebbe una festa inutile

Vedremo dai....vabbe' in bocca al lupo a tutte..... Vado a lavorare con didattica a distanza....😢

Http://diocesi.latina.it/wp-content/uploads/sites/2/2020/04/20200403-Decreto-rinvio-Comunioni-e-Cresime.pdf

Questo é il comunicato della diocesi di Latina e che riguarda solo la diocesi di Latina perchè stata presa dal vescovo di quella diocesi.

Il decreto come da titolo riguarda solo il rinvio di cresime e comunioni all’autunno.

Per i matrimoni non è specificato, perché si tratta di un atto civile oltre religioso, quindi per stabilire un rinvio si devono rifare alle disposizioni governative.