Attualmente il mio stato d'animo è: rassegnazione e frustrazione.
Per chi mi conosce sa quante volte abbiamo dovuto rimandare il matrimonio. O, meglio, io credevo che stessimo rimandando, in realtà il mio fm non era minimamente intenzionato a sposarsi, anche se lui questo non lo ammetterà mai. Ma che sia vero o no io mi sono sentita presa in giro per quasi due anni. E per questo motivo mi sento tanto frustrata.Ultimamente sembra stia iniziando a realizzare l'idea di sposarsi e, a suo dire, è anche felice di questo (le parole dicono questo, ma io ancora non riesco a credergli totalmente...forse sono diventata scettica per le troppe volte in cui mi sono fatta prendere in giro).Una decina di giorni fa mi disse che ci saremmo sposati entro l'anno. Qualche giorno fa mi fece capire (o fui semplicemente io a capirlo...) che si sarebbe voluto sposare in autunno o inverno. In base a queste sue volontà io iniziai a pensare a qualche possibile data o periodo.Oggi se ne viene fuori con aprile 2017! Ok, è il mese in cui ci siamo conosciuti. Non è lontanissimo, ma neanche vicino (io avrò 31 anni e mezzo e per me sono tanti). Ma il punto non è questo. A quel punto io ho iniziato a proporgli altri mesi. Niente. Su 12 mesi magicamente solo aprile è il più adatto. E ha provato a convincermi che fosse la data giusta come se fosse un venditore porta a porta (senza offesa per coloro che fanno questo lavoro). Mi ha dato fastidio tremendo. Il punto è che io non ce la faccio più ad essere presa in giro e a dover fare sempre e comunque ciò che decide lui perché "quella è la soluzione migliore". E anche questa data dovrò accettarla senza repliche e se dovrà saltare anche questa dovrò accettare sempre tutto e, soprattutto, sempre aspettare. Perché sta diventando così per ogni cosa. Lui ha sempre la soluzione migliore in tasca. Ma se glielo provo a dire mi dice che non è così, che io capisco male e che le cose si decidono insieme. Anche se io gli faccio degli esempi lui continua a dire che non è così e fa l'offeso. E a quel punto non posso più dirgli nulla e subentra la rassegnazione.