..tra i due era lui quello che voleva un figlio, l'amante dei bambini, io ne avrei fatto a meno ma avevo deciso che si, un figlio (solo uno) probabilmente lo avrei voluto anche io. Ci siamo sposati a settembre 2017 e a fine anno ho smesso di usare l'anello che mi proteggeva da una gravidanza, pensando che comunque, per mettere in moto il tutto ci avrei messo un po e quindi, via libera. Avevamo deciso di provarci "seriamente" a fine 2018 e invece, ovulazione ritardata di 9 giorni ed ora sono all'inizio del quarto mese. Inutile negare che per me è stato uno shock perché si, non tutte le donne la pensano e la prendono allo stesso modo e io proprio non me lo sarei aspettato. Vabbeh, decido comunque di andare avanti perché si sarebbe trattato solo di rimandare. Ieri siamo andati a fare il bitest e mio marito si è emozionato, io più che altro pensavo al male che mi stava facendo il medico con tutto quello schiacciamento di panza. Ieri sera, tornati a casa dal lavoro si lamenta perché io non gioisco insieme a lui. Lui ha sempre saputo (anche prima di metterci insieme) che io sono fatta così e un domani probabilmente non mi farò problemi a rispondere ad una eventuale domanda di mio/a figlio/a -mamma ma tu mi volevi?- …. -no, non eri in programma ma sei capitato, ora sei qui e ti voglio bene ma non ho fatto i salti mortali per averti- e ieri l'ho detto a mio marito...insomma, ora non mi parla più. Ma possibile che secondo lui alla notizia di una gravidanza tutti dobbiamo reagire allo stesso modo?
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